Di Lorenzo Gagliano. – La #Russia ha scongiurato il proprio default pagando, alla scadenza, i propri debiti internazionali. È una conferma delle solide riserve di Mosca ma il tempo sembra essere il più grande nemico di #Putin (o il più grande alleato). Ogni giorno di invasione che passa rende sempre di più la Russia uno “Stato Reietto”, inaffidabile anche per Paesi “terzi” come la #Cina, che non vogliono perdere i partner con cui si fanno i soldi veri: USA e UE.Nel frattempo, gli “antagonisti occidentali” trovano sempre più ragioni per abbandonare le recenti divisioni (fino a poco tempo fa la #NATO sembrava in via d’estinzione, gli #USA alle soglie di una guerra civile e il sogno #UE irrimediabilmente arenato) e prendere decisioni anticipandole di anni: come ridurre drasticamente il fabbisogno di gas/petrolio russo fino alla svolta UE che vuole raggiungere l’indipendenza energetica da Mosca entro il 2030.I rischi tuttavia sono grandi, e alcuni campanelli d’allarme suonano squillanti: è in corso una corsa agli #armamenti, tutti i principali paesi UE, Italia compresa, stanno destinando al comparto militare sempre più % di #PIL. E le armi si comprano (anche) per deterrenza, è vero, ma dove ci sono armi c’è anche qualcuno che le usa. Il costo dell’#energia è alle stelle ma può ancora salire di molto portandosi dietro tutto il resto dei consumi. Ad esempio, parlando di petrolio, non importare quello russo potrebbe causare un aumento del costo del barile a 300$ dagli attuali 130$.Riusciremo a diversificare in tempo? Anche se lavorassimo a ritmi serrati la Russia potrebbe chiudere per ritorsione i propri rubinetti, anticipando l’aggravamento della crisi attuale con sonseguenze drastiche soprattutto per Germania e Italia. Insomma, il tempo sarà per tutti il fattore più determinante e prima finisce la guerra, meglio sarà. Per fare ciò, sembra inevitabile non concedere a Putin la possibilità di fermare l’invasione tramite una via d’uscita sicura che possa valergli in patria come una vittoria (si pensi al fatto che Zelensky ha accettato la neutralità, abbandonando la volontà di entrare nella NATO), e questo implica che la Russia questa guerra non la perderà quando lascerà l’#Ucraina.