E’ da un paio di giorni che a Palermo si è concluso il 398° festino in onore di Santa Rosalia.  Ma vi immaginate quanto lavoro deve fare questa santuzza per esaudire tutte le richieste di grazie inoltrate dai cittadini palermitani? Un lavoro immane se da 398 anni questa benedetta Rosalia viene surclassata da tutto ciò che i palermitani vorrebbero. Dalla guarigione di una malattia grave, dal trovare un posto di lavoro qualsiasi, meglio se alla regione dove i piccioli si guadagnano tranquillamente, ma anche alle richieste più impensabili (Santa Rosalia fammi trovare una tabaccheria). Un carico di lavoro non indifferente che porta sulle sue spalle con totale silenzio ed abnegazione.  E non sono le richieste spicciole a farla da padrone ma soprattutto quelle politiche, dove ogni anno la politica locale si prostra (spesso anche per finta) per cercare di assicurarsi lunga vita non tanto per le proprie abilità ed attitudini, ma soltanto per grazia ricevuta.. Ora prendiamo ad esempio l’ultima tornata elettorale  dove il vincitore a mani basse l’attuale sindaco della città più cool d’Italia, dopo un mese dalle elezioni, ancora dopo proclami, diktat e finte minacce, non è ancora riuscito a formare una giunta con i relativi  assessori. Ed è inutile che questo benedetto cristiano provi a fare la voce grossa, tanto lo sa che la sua elezione a sindaco appartiene a quei partiti con i quali aveva già fatto patti e accordi per la sua elezione. Non è che è stato votato perché sta simpatico o per il suo curriculum? No lui è stato votato dietro le nomine dei futuri assessori, i quali dovrebbero risolvere i problemi di una citta con oltre 600.000 abitanti più la parte metropolitana., cioè tutta la provincia. E’ passato un mese dalle elezioni e ancora è aperto il tavolo del pingpong, mentre le bare del cimitero aspettano, la munnizza marcisce sotto il caldo e le controversie locali la fanno da padrone. Una giunta che ancora non esiste se non per sentito dire ma che osservando i nomi proposti, lascia molto a desiderare. Tutto questo il sindaco lo sa. È, sotto, non solo dei suoi occhi ,  ma di tutta la città intera. E’ per questo che appena eletto  si è raccomandato alla santuzza per vigilare su tutta la comunità. Però, c’è sempre un però, in questi giorni è riuscito ad assumere con i soldi della città metropolitana un suo personale segretario alla modica cifra di 100.000 euro l’anno. Bazzecole direbbe qualcuno, tanto i soldi mica li esce lui, sono soldi della collettività soldi che lui gestisce e se questo è l’inizio possiamo immaginare cosa succederà più in avanti quando arriveranno i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una barca di denaro che dovrà essere speso in progetti vari, e come dice un vecchio proverbio… “  sei soldi fanno venire la vista ai ciechi”, possiamo immaginare l’arrembaggio da parte di affaristi e addetti ai lavori  ricchi di avidità. Cosa dire ancora? Personalmente  guardo la città e mi viene da comprarmi un camion di antiacido, per le condizioni in cui versa… non è che prima stava messa meglio…, ma  il dubbio che mi sovviene mi dice che se non dovesse funzionare la supplica del neo sindaco e le lamentele dei partecipanti al banchetto comunale, allora è meglio richiedere delle messe tipo trigesimo, perché di questo si tratta, di una morte annunciata. Quindi arrivando a questo punto rivolgiamoci a Santa Rosalia chiedendole: Santuzza pensaci tu, togli il malocchio che si annida sulla nostra città e liberala dal male atavico del malaffare.

(fonte immagine: Babbaluci news)