L’accusa è voto di scambio.

Sono agli arresti domiciliari il neo leghista ed ex deputato regionale Salvino Caputo ed il di lui fratello Mario, l’accusa è  voto di scambio. Promettevano posti di lavoro in cambio di voti. Sarebbero una ventina i nomi coinvolti in questa inchiesta scaturita da una segnalazione anonima con diversi leghisti di  “Noi con Salvini”. I due fratelli sono stati  posti agli arresti domiciliari  su ordine della procura di Termini Imerese per una questione di compravendita di voti per le scorse elezioni regionali siciliane dove l’avvocato Salvino Caputo, non potendosi candidare per via di una precedente condanna, ha pensato bene di fare candidare al suo posto il fratello anche lui avvocato e sempre nelle liste di Noi con Salvini. Purtroppo per lui e per il fratello non è andata come speravano in quanto il fratello di Salvino, Mario, non è stato eletto. Adesso a distanza di qualche mese viene fuori questa notizia che sconvolge  il partito leghista siciliano. Assieme ai fratelli Caputo c’è indagato anche il neo eletto alla camera, Alessandro Pagano, coordinatore in Sicilia del movimento leghista. Per lui è stata fatta formale richiesta alla camera di utilizzo delle intercettazioni dalla procura di Termini Imerese. Sembrerebbe una decimazione per i vertici della lega in Sicilia, infatti un altro coordinatore tale Angelo Attaguille pare sia coinvolto nell’inchiesta. A quanto pare sia Pagano che Attaguille sarebbero gli ispiratori di questa compravendita di voti. Risulterebbe indagato anche l’avvocato Armao il quale ad un parere chiestogli da Salvino Caputo, gli indicava come aggirare la questione incandidabilità e cioè fare candidare il fratello gestendone da dietro tutte le mosse. Adesso il movimento di Noi con Salvini rischia il commissariamento nell’isola.

Liborio Martorana

(Fonte immagine:Web)