Duecento studenti tra i 15 e i 17 anni di dieci scuole pubbliche di Palermo hanno aderito al progetto Scholas Cittadinanza, il programma della fondazione Scholas Occurrents, l’organizzazione internazionale promossa da Papa Francesco. I ragazzi hanno vissuto una settimana di studi e di approfondimento, dal primo febbraio al 9 febbraio, su diversi problemi legati alla società. Tra i temi trattati nei locali della Scuola Vittorio Emanuele III di Palermo, quello dei pregiudizi e della disoccupazione giovanile, nonché della mancanza di opportunità.  I ragazzi hanno realizzato riflessioni, dibattiti e inchieste che si sono conclusi con l’elaborazione e la presentazione delle proposte e delle dichiarazioni d’impegno degli studenti durante una cerimonia, avvenuta questa mattina, in cui sono intervenuti: Patrizia Fasulo, Dirigente Tecnico Ufficio Scolastico Regionale Sicilia, Professoressa Falcone. Per il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, Pierluigi Vaglioni e Marco Scancarello, Docenti Comandati presso DGEFID del MIUR; E ancora: i Sansoni, Fabrizio e Federico Sansone, due attori comici palermitani. Alla fine della cerimonia, un ulivo della pace è stato benedetto da Padre Antonio Zito dell’ Ufficio per l’insegnamento della  religione cattolica della curia arcivescovile di Palermo.

Dalle analisi e dalle inchieste eseguite dagli alunni delle scuole palermitane che hanno aderito al progetto e che si sono occupati del pregiudizio, quale problematica evidenziata durante la settimana di studio e intervistando gli esperti, è emerso che il 46 per cento delle persone sono state vittime di pregiudizi. I pregiudizi che prevalgono maggiormente a Palermo sono quelli legati all’apparenza fisica e all’identità sessuale. L’ambiente dove si verificano i maggiori atti discriminatori è la scuola, istituzione che, secondo il 50 per cento delle persone, non prepara adeguatamente i ragazzi a rispettare se stessi e gli altri. Quindi potrebbe aiutare alla sensibilizzazione sul tema la divulgazione di uno spot pubblicitario realizzato da giovani e da genitori vittime di pregiudizi come omofobia e razzismo, che raccontano la propria esperienza mettendo in scena uno o più casi di questi atti e le conseguenze legate ad essi.

In relazione alla mancanza di opportunità e disoccupazione giovanile il 92,3 per cento degli intervistati (in una fascia d’età compresa tra i 15 ai 24 anni) è pienamente consapevole che la disoccupazione è un problema in via di peggioramento e il 61,6 per cento degli intervistati pensano che l’unica soluzione sia lasciare il proprio paese e andare all’estero per realizzare se stessi e cercare lavoro. Tra le proposte dei ragazzi emergono delle iniziative per provare a migliorare l’alternanza scuola-lavoro creando un gruppo su Facebook, attraverso il quale tutti i referenti delle varie scuole che hanno partecipato a questo progetto possano contribuire condividendo le proprie informazioni ed iniziative sulla scuola-lavoro, coinvolgendo anche le agenzie e le associazioni con le quali si vorrebbe condividere un percorso di alternanza.

I precedenti e la storia di Scholas

Scholas Cittadinanza è il programma per la formazione degli studenti delle scuole superiori che risalta l’importanza della partecipazione e l’impegno civico favorendo un approccio costruttivo ai problemi quotidiani della comunità. Questo movimento studentesco mondiale ha preso il via in Argentina, quando Jorge Mario Bergoglio era Arcivescovo della Città di Buenos Aires.

Serena Marotta