di Amalia Vingione

Paul Auster è stato un prolifico scrittore statunitense, considerato uno dei più importanti esponenti della letteratura postmoderna. Noto per il suo stile narrativo unico, che mescola elementi di realismo, noir e filosofia, Auster ha esplorato temi ricorrenti come l’identità, la memoria, il caso e il destino.

Nato il 3 febbraio 1947 a Newark, nel New Jersey, negli Stati Uniti, da una famiglia ebrea di origine polacca, Auster ha trascorso gran parte della sua infanzia a South Orange, New Jersey.

Dopo essersi laureato in letteratura inglese presso la Columbia University, Auster si è dedicato alla scrittura, lavorando anche come traduttore e redattore. Gli inizi della sua carriera non furono esaltanti. Per un periodo di tempo visse a Parigi, vivendo precariamente a causa di lavori saltuari come traduzioni, scrittura di articoli di giornale. Un periodo non proprio facile segnato anche dalla fine del primo matrimonio con la scrittrice Lydia Davis. «A cavallo dei trent’anni vissi un periodo in cui tutto quello che toccavo si trasformava in un fallimento. Il mio matrimonio si concluse con un divorzio, il mio lavoro di scrittore andò a picco, e mi ritrovai assillato da problemi finanziari», raccontò Auster.

Il suo debutto letterario avviene nel 1982 con il romanzo “La città delle vetrate”, seguito nel 1985 da “La trilogia di New York”, che include “Città di vetro”, “Fantasmi” e “La stanza chiusa”. Questa trilogia è considerata una delle sue opere più emblematiche, caratterizzata da una struttura narrativa complessa e da temi come l’identità e la casualità.

Auster ha continuato a scrivere romanzi acclamati dalla critica, tra cui “Moon Palace” (1989), “Mr. Vertigo” (1994), “La musica del caso” (1990), “La notte dell’oracolo” (2003) e “La storia della mia macchina da scrivere” (2002), una sorta di autobiografia attraverso gli oggetti. I suoi lavori spesso mescolano elementi di realismo magico, mistero e metafisica, creando mondi narrativi ricchi di sfumature e simbolismo.

Nella produzione letteraria di Auster troviamo i temi più disparati. Molti dei personaggi di Auster si trovano in situazioni di ricerca di identità o si sentono alienati dal mondo che li circonda. Questo può manifestarsi attraverso personaggi che assumono identità false o che si trovano in situazioni esistenziali difficili. Ne consegue una riflessione sui temi della casualità e del destino. Auster esplora spesso il concetto di casualità e come le piccole decisioni o gli eventi casuali possano avere un impatto significativo sulla vita dei suoi personaggi.

Data la natura dei suoi romanzi, Auster si interroga frequentemente sul potere della scrittura e della narrazione nel dare significato al caos della vita. Spesso i suoi personaggi sono scrittori o narratori in qualche modo, e la loro relazione con la parola scritta è centrale alla trama. I suoi personaggi vivono spesso una sorta di senso di solitudine e di isolamento, causati da circostanze esterne o a una condizione interiore, ma che spesso giocano un ruolo significativo nello sviluppo della trama.

Non mancano nell’opera di Auster sfumature di mistero e suspense, con personaggi che si trovano coinvolti in situazioni bizzarre o enigmatiche. Le coincidenze sono spesso al centro di queste trame, con personaggi che si trovano ad affrontare eventi apparentemente casuali che si rivelano fondamentali per la loro storia.

Infine, un altro tema caro ad Auster è quello della memoria e del tempo nelle vite dei suoi protagonisti. Il passato spesso ha un impatto significativo sul presente, e i suoi romanzi giocano con la percezione del tempo e con la memoria come strumento per comprendere la realtà.

Oltre alla narrativa, Auster ha scritto poesie, saggi e sceneggiature. È anche noto per il suo impegno politico e sociale, che si riflette talvolta nelle sue opere. Ha partecipato attivamente a movimenti di protesta e ha scritto su questioni come l’ingiustizia sociale e la guerra.

Nel corso della sua carriera, Auster ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio Principe delle Asturie per la Letteratura nel 2006. La sua influenza sulla letteratura contemporanea è significativa, e i suoi romanzi continueranno a essere letti e studiati in tutto il mondo.

La morte di Auster, avvenuta a New York il 30 aprile 2024, lascia un vuoto nella storia della letteratura americana contemporanea, ma della sua opera continueremo a fare memoria, affinché nulla vada perduto: “Se un uomo vuole essere davvero presente fra le cose che lo circondano, non deve pensare a sé stesso, ma a quello che vede. Deve dimenticare sé stesso per essere lì; e da questo oblio nasce il potere della memoria. È un modo di vivere la propria vita affinché nulla vada mai perduto”. (L’invenzione della solitudine).

Photo credit: Lotte Hansen Fonte: Profilo Facebook Paul Auster Official