Di Amalia Vingione
Nata Alice Ann Laidlaw il 10 luglio 1931 a Wingham, in Ontario, Canada, Alice Munro è
considerata una delle più grandi autrici di racconti della sua generazione. Nel corso della sua
prolifica carriera, ha pubblicato tredici raccolte di racconti e un romanzo, ottenendo numerosi
riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la Letteratura nel 2013.
Munro è spesso definita una “maestra del racconto” per la sua abilità nel costruire storie
complesse e toccanti con personaggi realistici e dialoghi concisi. Le sue opere esplorano temi
universali come l’amore, la perdita, la famiglia e la condizione femminile, spesso ambientate nella
sua nativa Ontario rurale. «Alice Munro è nota soprattutto come autrice di racconti ma sa portare in
ciascuna storia altrettanta profondità, intelligenza e precisione come la maggior parte dei
romanzieri in tutta la loro opera: leggere Alice Munro è imparare ogni volta qualcosa cui non si era
mai pensato prima», si legge nelle motivazioni della giuria che le assegnò il Nobel.
Tra i suoi lavori più noti ricordiamo “La danza delle ombre felici”, “La vita delle ragazze e delle
donne”, “In fuga”, “Le lune di Giove”, “Troppa felicità”, “La vista da Castle Rock” e “Uscirne vivi”, il
suo ultimo libro di racconti pubblicato nel 2012.
Lo stile di Munro è caratterizzato da una prosa precisa e minimalista, che si concentra sui dettagli
e sulle sfumature emotive dei suoi personaggi. Le sue storie, in gran parte ambientate nel
Southwestern Ontario, sono spesso brevi con un finale sorprendente e riescono a cogliere
l’essenza della vita quotidiana con una profondità e una sensibilità rare.
Munro è stata influenzata da una vasta gamma di scrittori, tra cui Anton Čechov, Margaret
Laurence, James Joyce, Lev Tolstoj e Franz Kafka. Ha anche ammirato il lavoro di altri autori di
racconti, come Flannery O’Connor e Eudora Welty.
Di sé diceva: «Non ho alcun talento, non sono un’intellettuale e come casalinga me la cavo
piuttosto male, quindi nulla può disturbare la mia attività», ma l’opera di Alice Munro ha avuto un
profondo impatto sulla letteratura contemporanea. Ha ispirato generazioni di scrittori con la sua
maestria nel racconto e la sua capacità di esplorare la complessità dell’animo umano. Considerata
una figura fondamentale della letteratura canadese, è stata insignita di numerosi premi, tra cui il
già citato Premio Nobel per la Letteratura nel 2013, il Governor General’s Literary Award for Fiction
(tre volte), il National Book Critics Circle Award e il Man Booker International Prize.
Poco si sa della sua vita privata. Ha sempre vissuto lontana dai riflettori e ha sempre evitato le
interviste. Sappiamo però che si sposò in prime nozze James Munro, con il quale ebbe quattro figlie.
Dopo il divorzio, avvenuto nel 1972, si trasferì presso l’università del Western Ontario e nel 1976 si
sposò con Gerald Fremlin, ma continuò a usare il nome Murno per firmare le sue opere. La stessa
scelta che compì Agatha Christie. Iniziò a scrivere giovanissima e a pubblicare racconti sulle riviste
studentesche. In gioventù lavorò come cameriera, raccoglitrice di tabacco e impiegata di biblioteca.
Alice Munro ci ha lasciati il 13 maggio 2024 all’età di 92 anni con un’eredità letteraria immensa. Le
sue opere continueranno ad ispirare ancora molte generazioni a venire.
Fonte immagine: https://www.facebook.com/alicemunroauthor/photos/pb.100050430822298.-
2207520000/10152054632835665/?type=3 – Alice Munro The Canadian Press/Associated
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