19/05/2022

L’opera prima di Ornella Mallo, Scriverti, Ed. Kemonia, 2021, mostra una poesia già matura ma allo stesso tempo aperta alla ricerca stilistica e alla sperimentazione di forme e registri diversi. Troviamo poesie lunghe e descrittive che raccontano storie, accanto ad altre brevi e intense, versi liberi e altri costretti nelle ferree regole dell’haiku e del tanka o del tautogramma. La scelta dell’esergo, cinque versi bellissimi di Emily Dickinson, approfondisce l’informazione che ci dà il titolo: scrivere per l’autrice è importante e ha uno scopo, è ricerca di senso. Sicuramente le liriche della Mallo sono musicali e presuppongono scelte sorvegliate sul piano del significante, mai disgiunto però dalla ricerca del significato che guida ed è risposta ad un’esigenza comunicativa che emerge forte e chiara dai versi. Esigenza che spesso nemmeno l’amore sa soddisfare come pare dichiarare l’immagine di copertina dove il bacio degli amanti di Magritte pare ostacolato dalla maschera, da quel panno bianco che è un sudario e nasconde i lineamenti, le vere identità. Per tutti coloro che scrivono è importante il destinatario, per la Dickinson è quel Tu che rende “dolce” lo scrivere, per La Mallo, come dice lei stessa, è quel “Tu che abita la mia anima”. Un’alterità che nell’assenza vive nell’anima e ricompare grazie al pensiero e al ricordo, o una parte di se stessa che non sempre appare in superficie. Questa poesia, vive e viene scritta non solo per capire il mondo e gli altri ma anche e forse soprattutto per un dialogo che l’autrice cerca con se stessa, con una parte profonda di sé che la parola poetica può raggiungere. Certamente Ornella subisce il fascino e accetta con gioia la sfida di scrivere, come Emily. Il libro è diviso in cinque parti, per argomenti, fatta eccezione dell’ultima parte “ Aghi di luce ” che raccoglie 100 brevi componimenti : haiku, tanka, petit onze, landays ed aforismi in dittici. Le poesie che aprono la prima, la seconda e la quarta parte sono interessanti e divertenti tautogrammi che mostrano creatività e perizia tecnica nelle scelte lessicali: ogni parola contenuta nei versi inizia con la stessa lettera: A per Alberi, pag, 17-18, S per Solitudine, pag.33-34, e M per Mani, pag. 79-80. Ornella Mallo gioca con le parole, con i segni e con i suoni che le compongono creando simpatici divertissement, assonanze e consonanze, anafore e ripetizioni; neologismi carichi di espressività come m’intuo e t’inmiii. Giochi mai fine a se stessi, sempre stimolanti per la riflessione e l’approfondimento critico delle esperienze. Nella poesia Isola(menti) pag. 35, l’isolamento descritto nella prima parte si conclude con la speranza di un incontro. Ecco i versi iniziali: Isole come menti/ menti come isole I versi finali : Allora gli uomini /diventeranno navi,/ navi saranno/ che incontreranno/altre navi. La poeta non evita di affrontare la complessità della vita e quindi emergono nei suoi versi sia la delusione che la speranza, rabbia e malinconia, gli abissi e i ponti, la solitudine e l’incontro, risa e lacrime, buio e luce, la notte e l’alba, il dolore e l’amore, quest’ultimo anche nel senso più ampio del termine, sentimento che riguarda non solo persone ma anche tutti gli altri esseri viventi, animali, elementi della Natura e piante, mai citati genericamente ma nominati ciascuno con il proprio nome e le proprie caratteristiche. In Braccia verdi (pag 19), dedicata al gelsomino, parla di” pensieri profumati di Sicilia.” .Accoglie e vuole essere accolta dagli alberi, dalla luna dal mare e dall’amore. Una poesia decisamente declinata al femminile da cui emerge consapevolezza del corpo e dove spesso s’afferma l’importanza del prendersi cura, con rispetto, di chi ci è vicino e di ciò che ci circonda. L’amore, come l’albero, va innaffiato per vivere bene, in salute. Rivolgendosi all’albero dice, nel tautogramma già citato (pag. 17) : Abitami ,/ amico antico ,/ acuto abisso ./ Accompagnami …/ Accarezza…/ Abbraccia… / Accoglimi…/ Allontana amarezze…/ Ascolta azzurrità…./ Accendimi…./ Annaffiami amore,/ amatissimo / albero. Entra in un rapporto empatico con la Natura, in ascolto attivo, in sintonia con le voci dell’Universo, fino a personificare l’alba (in Voci, pag. 20 “ sogni di carezze profuse/ dalle dita dell’alba” ). fino a diventare essa stessa albero, luna o mare…. In “ Frantumarsi ”, pag.29, s’identifica nel mare in burrasca che si frantuma battendo sugli scogli, nebulizzandosi. La Natura non è entità astratta ma ha i colori e i profumi dell’amata Sicilia, e del suo mare che tante immagini ispira. In Lune , pag 24, “le reti di malinconia/ distese / in mari abbandonati” In Coralli , pag.21, dopo una bella descrizione, nei versi finali il corallo imbiancato (fisicamente) imbianca e rischiara anche i ricordi e fa rivivere sentimenti: Lascio che imbianchino / le mie mani, / la mente, / il cuore. La poeta usa magistralmente le parole ma ama anche i silenzi che le parole sanno nutrire. La poesia di Ornella Mallo non è mai banale e scontata; nasce da una realtà vissuta ed è ricca di immagini e visioni che riportano alla Sicilia, ma è anche una poesia che sa andare oltre , che approfondisce e svela, che affronta, come fa la copertina attraverso l’immagine dell’opera di Magritte, la complessa questione del visibile e dell’invisibile. Una poesia che si fa ricordare. Da leggere e rileggere.

Luciana Raggi