di Giandiego Marigo

Siamo al terzo giorno e siamo circondati. Per una malattia che, alla fine, è molto, molto meno letale di molte altre che vengono normalmente gestite, molto meno pericolosa della meningite che non giustifica alcun allarme generale.. Con un tasso di mortalità del solo 2% (la meningite ha il 15%). è per contro fortemente contagiosa, ma anche l’influenza lo è e non per questo si giustifica la mobilitazione dell’esercito e la dichiarazione di un allarme globale.
Si badi il contesto in cui cade questo avvenimento vede il taglio degli emolumenti alla sanità pubblica di ben 28 miliardi in 10 anni … già per contro isolano dei paesi con l’esercito.
Nella galleria delle scene grottesche vi segnalo un’altra chicca. Nonostante le garanzie parolaie di sindaci e assessori regionali oggi 23/02/2020 a Codogno tutti i negozi di alimentari e supermercati restano rigidamente serrati.
Sono aperti alcuni supermercati a Casalpusterlengo (nella cerchia dei 10 comuni) in cui avvengono scene da film dell’orrore. L’entrata ai supermercati è disciplinata (cioè si entra a pochi per volta), ma udite, udite coloro che attendono sono ammassati sotto la pensilina all’entrata … avete capito bene ammassati che per una malattia che si diffonde tramite la vicinanza e lo scambio di fluidi sembra l’ideale … non credete.
Ai Supermercati (quei pochi aperti) è fatto divieto di ricarico, cioè non possono passare approvvigionamenti dal cordone sanitario e quindi presto esauriranno le scorte, anche per la compulsione agli approvvigionamenti dei pochi che si ammassano e i deboli, i fragili, i poveri, gli anziani rimarranno, ovviamente esclusi, per tempistiche, incapacità di competere. Lentezza.
Mai come in questi casi si “legge chiaramente” la distanza dei politici dei potenti, dei ricchi dalla realtà essi sono garantiti, dalle conoscenze e dal loro stesso potere, a loro non potrà capitare di rimanere senza scorte … a loro basterà una telefonata all’amico carabiniere, vigile, messo comunale … che si occuperà di provvedere … già loro stanno gestendo la crisi.
Chi rimarrà in imbarazzo … è ovvio sono quegli stessi che ho già elencato come sempre.
È in questi momenti che capisci chi può essere “perduto”, lasciato indietro … chi è ritenuto, tutto sommato superfluo.
Gestire un’emergenza, ammesso che questa lo sia è altro e deve tenere conto dei bisogni oltre che dell’apparato repressivo. La logica applicata ci imporrebbe, per assurdo, che: siccome i morti per fame sono 24.000 ogni giorno sia lecito bloccare, per decreto (garantendolo con l’esercito) lo sfruttamento dei paesi terzi che la causa, per esempio l’appropriazione da parte delle multinazionali dell’acqua e dei terreni agricoli. Oppure sempre per giocare con l’esagerazione e l’assurdo, consapevoli che in questo sistema stiamo definendo utopie; siccome i morti per alcool sono più di 3.000.000 in un anno sarebbe giustificata la chiusura ed il controllo delle rivendite di alcoolici.
Lo si è già detto, nessuno qui vuole giocare con l’emergenza, ma esiste un modo che rispetta ed un altro che non lo fa. Applicando regole generali senza badare troppo alle persone che le subiscono
Facciamo un ultimo esempio. Il prezzo delle mascherine e dell’Amuchina per disinfettare le mani è schizzato sino in paradiso. oggi una mascherina con filtro costa più di 50 euro e l’Amuchina viene venduta a prezzi stratosferici … si badi non distribuita dall’esercito e dagli incaricati della sanità, ma stra-profumatamente pagata da chi è vittima … si dice alla gente di disinfettare mani e panni, ma il disinfettante costa più dell’oro. Meditate sulle esagerazioni e sui risvolti grotteschi perché questo è importante è qui che si “leggono” le frasi fra le righe … i risvolti i famosi effetti collaterali.
Il blocco è previsto per due settimane ma già oggi, primo giorno, a Codogno non c’è aperto nulla e nei pochi negozi di Casalpusterlengo (che sono per altro le cittadine più rilevanti dell’area) è pura follia … qual’è il nostro futuro?
Davvero siamo in mano a persone che sanno solo applicare regole generali, ma non organizzare i bisogni? Davvero di un’emergenza si sa solamente cogliere l’apparato repressivo e non quello organizzativo … siamo messi bene!

(fonte immagine: web)