A Palermo, oggi pomeriggio alle 18,00 e alle 19,30 due proiezioni di Barbiana ’65 presso il cinema Rouge Noir, che saranno seguite, il 22 e il 23 marzo, da due matinèe per le scuole di Palermo nel corso delle quali verranno, tra l’altro, letti alcuni brani tratti da quel testo-cardine del dibattito sulla scuola come luogo primario della cittadinanza che è Lettera a una professoressa. Un evento per celebrare la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per rivolgere l’attenzione della comunità internazionale sulla riduzione delle disuguaglianze sociali, e promuovere le istanze di benessere sociale per tutti.

Il 20 Febbraio di ogni anno, fatto di un’ideale universale e di azioni concrete, l’Istituto Luce Cinecittà riporta nelle sale nazionali con un evento speciale uno dei film documentari più applauditi dal pubblico dei cinema nel 2017, e un caso di critica all’ultimo Festival di Venezia: Barbiana ’65 – La lezione di Don Milani di Alessandro G.A. D’Alessandro, prodotto dalla Felix Film.

Un film che ha girato l’Italia per oltre 60 città, con risultati al botteghino ragguardevoli per un documentario. Merito delle sue immagini, del suo racconto, e soprattutto del suo irripetibile protagonista: don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana, che a 50 anni dalla scomparsa rivive nitidamente in filmati rimasti inediti per mezzo secolo, nei quali è don Lorenzo a raccontarsi, a spiegare, a mostrarci il suo mondo e le sue idee. A mostrarsi come un raro esempio, ancora vivo, di giustizia sociale, di abbattimento delle barriere di censo, classe, religione, etnia, e della ricerca di un benessere diffuso, attraverso l’impegno e la partecipazione di tutti.

Il film nasce dal recupero del materiale girato dal regista Angelo D’Alessandro nel dicembre 1965 a Barbiana, ritrovato dal figlio Alessandro dopo la morte del padre. D’Alessandro era stato l’unico negli anni a ricevere da Lorenzo Milani il permesso di riprendere lui e la sua scuola. È l’unico documento esistente con don Milani in scena.  È lo stesso don Lorenzo che narra, che parla, che spiega.

Fabrizio Vasile