“Palermo è una città che sa stare al mondo. Nella consapevolezza della sua cultura e della sua identità, non rinuncia a dialogare con un territorio sempre più cosmopolita. Ed è la forza delle nostre radici che ci consente il dialogo senza censure e protezionismi”, così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni interviene durante la cerimonia di apertura di Palermo Capitale italiana della Cultura, che si è svolta oggi presso il Teatro Massimo, simbolo del capoluogo siciliano.

Alla cerimonia sono intervenuti il Sindaco Leoluca Orlando e il Presidente della Regione Nello Musumeci che in un’affollata conferenza stampa hanno illustrato ai giornalisti intervenuti il progetto ed il programma di Palermo Capitale italiana della cultura 2018.

“Per Palermo Capitale della cultura anche la Regione farà la sua parte. Abbiamo previsto, a valere sul fondo per l’autonomia, un milione di euro per i Comuni che nel corso degli anni conquisteranno un primato in un contesto nazionale e internazionale”, ha proseguito il Presidente Musumeci, che ha aggiunto: “E’ un incoraggiamento, uno stimolo, anche se siamo convinti che questo è un punto di partenza perché c’è tanto da fare nei settori della cultura e del turismo”.

Il programma di Palermo Capitale italiana della Cultura prevede 780 eventi, sarà possibile consultarlo già da domani sul sito www. palermocapitalecultura.it. Un progetto di visione e non un semplice calendario di eventi. Un progetto trasversale che accoglie arte, musica, teatro, grandi eventi, appuntamenti, convegni, sport.
Il sindaco Leoluca Orlando, ha voluto dedicare la presentazione del progetto descrivendo “la ricchezza e la bellezza di Palermo sono nelle sue mille anime, frutto di dominazioni, di arrivi e partenze, di accoglienza e scambio. Lo testimoniano il suo paesaggio, la sua lingua, i suoi monumenti, la sua cucina e il suo tessuto urbano”.
Il logo del progetto Palermo Capitale Italiana della Cultura è stato affidato a Sabrina Ciprì, ventiduenne, studentessa dell’accademia delle Belle Arti di Palermo.

 

Rossella Vilardi