E’ stato uno spettacolo indegno della carica che hanno acquisito quello che i senatori della repubblica italiana hanno messo in scena nel giorno della votazione dello Ius soli. Lo spettacolo è consistito nel  fregarsene dell’importante appuntamento e  disertando l’aula senatoriale, facendo di fatto affossare una legge che avrebbe portato il nostro paese in cima alle vette di civiltà e democrazia. Invece a quanto pare ai senatori nostrani di elevare il nostro paese  ad un gradino superiore di civiltà importa assai poco, per cui ogni qualvolta si arrivi alla vigilia delle vacanze non c’è legge che tenga. Può essere più o meno importante e in barba alle aspettative dei propri cittadini, quando scatta l’ora X vengono presi da una sorta di frenesia dell’andare via. Un po’ come gli studenti all’ultimo giorno di scuola. Con la differenza che gli studenti se non vanno a scuola riversano su di loro eventuali danni, mentre i nostri politici non avendo nessun obbligo di mandato e di presenza se ne  fregano. Li vedi correre con il trollino tirato verso i mezzi di trasporto che li porteranno a prendere un treno o un aereo. Devono fare ritorno a casa, ci sono le feste che incombono, devono dare i regali che hanno comprato con i soldini che il popolo italiano gli elargisce, quindi perdere tempo a votare una legge come lo Ius soli non ne vale proprio la pena. Venerdì scorso era la ultima data utile per discutere e poi votare , invece niente gli assenti hanno fatto in modo di affossare questa legge facendo saltare il numero legale alla votazione. Tra questi  bisogna citare coloro che trolley alla mano hanno mortificato la speranza di oltre ottocentomila ragazzi. Sono: I 5 stelle, la maggior parte dei centristi ed una trentina di senatori del PD. Se poi assieme a costoro ci mettiamo anche il brindisi leghista all’affossamento della legge, possiamo dire che la frittata è stata fatta a regola d’arte. E’ tempo che ormai intervenga il Presidente della Repubblica Mattarella a fare una tiratina di orecchie a questi assenteisti del momento, attuando una sorta di precettazione di qualche giorno della legislatura. Ancora meglio  sarebbe  rivedere il sistema parlamentare introducendo il vincolo di votazione nei giorni a ridosso alle ferie estive ed invernali, senza che ci siano assenti ingiustificati se non in casi di estrema necessità. Peccato…, si è persa una occasione per dimostrare che la politica italiana possa vivere di coerenza piuttosto che di ingestione di aria fritta che riempie la bocca. E stiamone certi che nei giorni a venire tanti di questi signori avranno una scusa bella e pronta per giustificare ciò che avrebbero dovuto fare e non hanno fatto.

Al momento della verifica del numero legale erano presenti in aula 116 senatori su 319.

Liborio Martorana

(foto tratta da Il Post.it)