di giandiego marigo 15/02/2021

Il governo dei migliori è stato varato. Che sarebbe successo lo si sapeva sapeva da tempo, ma si sa i complottari-terrapiattisti difficilmente vengono presi sul serio… eppure lo si era detto, in tempi non sospetti. Esattamente come si era fatto il nome di Draghi, che non a caso aveva, a suo tempo, declinato il rinnovo a posizioni di assoluto rilievo all’interno dell’universo bancario in attesa di questo momento.

Non sarà un governo tecnico, per il semplice fatto che tale mostruosità aliena non esiste, nella misura in cui non esistono tecnici super partes  (i tecnici sono SEMPRE da qualche parte esattamente come gli scienziati, in quanto, in realtà, lavorano su commissione); e le operazioni del Great Reset non possono certo subire ulteriori ritardi.

Personalmente non stimavo Conte, lo ritenevo un burattino sistemico, ma Draghi è decisamente un burattinaio o quantomeno uno dello Staff.

Siamo alle solite in realtà ci si costringe alla scelta fra padella e brace (o meglio… scelta è una parola molto grossa in questo caso in cui si subisce e basta) ed avere al governo uno degli inventori supremi dell’Europa della Finanza non aiuterà nemmeno un poco l’illusione dell’Europa dei Popoli.

Sono blasfemo lo so, un libertario blasfemo e dissacratore, non mi va bene niente… è vero! D’altra parte io credo che un sistema come il nostro non possa produrre santi riformatori o Cincinnati, nonostante le chiacchiere dei media controllati dal potere. Un sistema di potere non produce governi che possano davvero fargli del male.

Molti si avventureranno sui particolari, usando bilancini tarati al microgrammo per cogliere le sottili differenze, ma in realtà questo governo va visto dall’alto.

Bisogna seguire il percorso storico, farsi domande sui sistemi globali per comprenderne le reali implicazioni, capire, per esempio, che Draghi rappresenta il vero potere che governa il mondo ed è per questo che scopre ed espone gli opportunismi e le strumentalità d’una politica asservita ai poteri forti, togliendo maschere e rivelando travestimenti.

Tutti seduti attorno al tavolo, pronti alla libagione, nella logica assoluta di chi ci guadagna sempre, da ogni crisi, da ogni emergenza. Pronti a distribuire e spalmare il pagamento di questa crisi più o meno inventata verso il basso. Perché il concetto fondamentale del liberalismo e quindi del Liberismo è che risulta molto più facile togliere una due monete a testa al 99% piuttosto che un sacchetto d’oro all’1%.

Draghi è maestro in quest’arte… d’altra parte è cresciuto alla scuola delle Banche che sin dal Medio-Evo (ed anche prima con abiti diversi) si sono fatte argine e garanzia dei dirtti di proprietà e del sistema filosofico che li garantiva (leggetevi un poco di Storia e Filosofia delle dottrine politiche, senza il filtro dei docenti universitari che vi raccontino la loro versione).

Draghi è un uomo del potere vero e non può essere sprecato per nulla ed ancora meno lui è disposto a farsi sprecare, non s’illudano i profeti di sventura, questo governo sarà incisivo anche se fosse breve (e potrebbe non esserlo) e gli opposti interessi staranno ben silenti al tavolo del banchiere europeo.

Una piccola divagazione, tanto per ridere, c’è in rete (perchè PER ORA essa riserva ancora qualche sorpresa, o meglio la riserverà sinché questo sarà funzionale al potere) una slide costruita su una foto tratta da un film di Fantozzi in cui si vede il ragioniere in un momento di sindacalizzazione (rarissimo in lui), con immancabile sciarpone rosso ed eskimo, mentre viene ricevuto dal Mega direttore intergalattico mondiale e sotto una mano molto ironica ha scritto “Draghi riceve LeU”. Ironia dissacrante, certo… fa persino sorridere (fra le lacrime), ma rispecchia una realtà tristissimo (come spesso Fantozzi sa fare).

Questa dicotomia grottesca a cui molti si stanno avvicinando e che già fu causa della scomparsa precoce degli arcobalenati- rifondaroli, dell’opposizione al sistema da dentro allo stesso, seduti su sgabelli di seconda fila, generalmente scomodi, che forse va bene per grillini e leghisti (che comunque pagheranno dazio), ma che è sempre deleteria e mortale per quella che chiamammo, tristemente, sinistra.

(fonte immagine: web)

ben silenti al tavolo del banchiere europeo. Una piccola divagazione, tanto per ridere, c’è in rete (perchè PER ORA essa riserva ancora qualche sorpresa, o meglio la riserverà sinché questo sarà funzionale al potere) u na slide costruita su una foto tratta da un film di Fantozzi in cui si vede il ragioniere in un momento di sindacalizzazione (rarissimo in lui) , con immancabile sciarpone rosso ed eskimo, mentre viene ricevuto dal Mega direttore intergalattico mondiale e sotto una mano molto ironica ha scritto “Draghi riceve LeU” . Ironia dissacrante, certo… fa persino sorridere (fra le lacrime) , ma rispecchia una realtà tristissimo (come spesso Fantozzi sa fare). Questa dicotomia grottesca a cui molti si stanno avvicinando e che già fu causa della scomparsa precoce degli arcobalenati- rifondaroli, dell’opposizione al sistema da dentro allo stesso, seduti su sgabelli di seconda fila, generalmente scomodi, che forse va bene per grillini e leghisti (che comunque pagheranno dazio) , ma che è sempre deleteria e mortale per quella che chiamammo, tristemente, sinistra.