E’ stato proprio un segreto di Pulcinella quello degli accordi tra Lega e 5 stelle, ed alla fine dopo averli tenuti nascosti, hanno tirato  fuori la elezione di Roberto Fico dei penta stellati a presidente della camera e di tale Elisabetta Casellati forzista della prima ora come presidente del senato. I giorni che hanno preceduto queste elezioni sono stati pieni di dichiarazioni da ambo le parti, che facevano presagire fulmini e saette degli uni nei confronti degli altri e dove si vedeva lontano un miglio che costoro si parlavano ed a vicenda si proponevano nomi e strategie elettorali. Il punto principale è stato lo scontro non troppo velato tra Berlusconi e Salvini sulla questione della leadership della coalizione di centro destra, questione che ha importato più del risultato elettorale. Tanto è vero che al momento opportuno Matteo Salvini con la sua Lega dopo essere risultato il primo della coalizione ha cominciato a remare contro per stabilire un inciucio tra loro ed i 5 Stelle, facendo partire quella pantomima del “ti parlo, non ti parlo”, “ti chiamo non ti chiamo”,  cercando di avvolgere il tutto con un velo di mistero, appunto il segreto di Pulcinella dove tutti sapevano ed in pochi lo descrivevano.  Altro punto è la proposta di elezione a presidente del senato di Paolo Romani anche lui forzista della prima ora ma con qualche piccolo neo giudiziario che ha fatto saltare in aria i 5 stelle facendogli apporre un veto a questa candidatura. Dopo i vari botta e risposta tra Forza Italia e grillini, prima della seconda votazione la Lega per bocca di Salvini fa sapere che non avrebbero votato per Romani ma per un’altra forzista la Anna Maria Bernini, risultando per un pomeriggio il pomo della discordia tra Lega e Forza Italia e facendo intendere con dichiarazioni all’uopo la spaccatura del centro destra. Berlusconi boccia questa candidatura come un atto ostile voluto dalla Lega ed in serata convoca la senatrice a Palazzo Grazioli convincendola al ritiro, cosa che a malincuore fa avendo poche ore prima dichiarato che poteva essere la candidata di estranei anche senza l’appoggio del suo partito e del presidente Berlusconi. Quindi il nome di Anna Maria Bernini viene di fatto bruciato. Si rimette tutto in discussione ed ecco che oggi viene fuori il nome di Elisabetta Casellati la quale con 240 voti porta a casa la presidenza del senato. Per la verità il quorum per essere eletti era di cento sessanta voti, quindi questi altri voti in più la dicono lunga sugli accordi intercorsi tra centro destra e 5 stelle. E’ lo stesso Di Maio ad annunciare alla sua platea che  il nome della Casellati gli era stato suggerito da Matteo Salvini e che l’avrebbero votata assieme a Roberto Fico presidente della camera.

Se nel centro destra non sono sbocciati quei fiori d’amore che durante la campagna elettorale hanno sbandierato ai quattro venti, nei 5 Stelle le cose non è che vadano tanto meglio. Il candidato per la presidenza della camera doveva essere tale Riccardo Fraccaro, fedelissimo di Di Maio (quando si dice che non ci sono correnti) bruciato sull’accordo tra lega e 5 stelle e, per non rompere gli equilibri dentro il partito decidono di candidare l’ortodosso Roberto Fico , il quale incassa questa candidatura e porta a casa 5 stelle la presidenza della camera con ben  422 voti. Con questa elezione di Roberto Fico si è cercato di mettere un freno a quelle che erano le nascoste diatribe penta stellate tra ortodossi e pragmatici, sancendone una tregua armata.

Quindi con la elezione a presidente del senato di questo componente forzista, e del 5 stelle Roberto Fico prende sempre più piede la strategia degli accordi sotto banco tra le due maggiori forze elettorali. Adesso  passato questo momento si aspetta la formazione del nuovo governo, dove il sottobanco riprenderà ancora più corpo per la divisione della torta.

Personalmente credo che questo nuovo governo targato Lega – 5 Stelle non avrà vita lunga, soprattutto per la questione Europa, dove non appena lo spreed comincerà a salire, saranno bocconi amari per tutti. E non vengano a dire di avere ricevuto eredità scomode perché se non conoscono le eredità che si riceveranno che cosa ci si candidano al cambiamento di un intero stato? Intanto ricordiamo che nel 2019 scadrà il mandato di Mario Draghi quale presidente della BCE e rendendosi libero potrebbe essere un futuro presidente del consiglio di un governo tecnico subentrato dopo la caduta degli dei.

Liborio Martorana

(foto Fonte web)