La polizia del Kenya ha riferito che 3 sospetti estremisti islamici sono stati uccisi da alcuni agenti di frontiera. È accaduto dopo che il loro veicolo era stato fatto esplodere causando due feriti.

Questa notizia – riportata dall’agenzia The Associated Press – è stata raccontata da un ufficiale di alto grado che voleva rimanere nell’anonimato perché non è autorizzato a parlare con i media.

Secondo la sua rivelazione lunedì 15 luglio in serata un attentato terroristico ha preso di mira le unità di sicurezza meridionale di kiunga, vicino il confine con la Somalia.

Si presume che i militanti di al-Shabaab abbiano posizionato gli esplosivi vicino al veicolo della polizia e provocato il ferimento dei 2 agenti e che i tre estremisti sarebbero morti.

Già venerdì 21 giugno le forze dell’ordine kenyote avevano ucciso 3 sospetti militanti del gruppo somalo di al-Shabaab, dopo che alcuni di loro avevano attaccato un gruppo di polizia di frontiera nella contea di Garissa, nell’est del Paese.

Per arginare i movimenti trasfrontali nell’organizzazione somala, le forze militanti del Kenya controllano una parte della Somalia meridionale, a partire dal 201 controllano infatti anche la frontiera.

I kenyoti insieme alle milizie somale alleate hanno combattuto contro il gruppo terroristico al-Shabaab, che per portare avanti l’obiettivo di destabilizzare la regione, compiono rapimenti nell’area kenyota.

Nel 2006 al-Shabaab (in arabo “la gioventù”) viene fondata e affiliata ad al-Qaeda , che mira a far rovesciare il governo di Mogadiscio appoggiato dall’ONU per prendere il potere e imporre la propria visione della legge islamica: la shaira.

Al-Shabaab controlla la parte maggiore del paese.

Nel 2010 l’unione africana e le autorità locali hanno rafforzato la propria cooperazione militare, costringendo i terroristi ad abbandonare le roccaforti urbane.

I militanti attivi soprattutto nel sud della Somalia continuano a colpire attacchi sistematici contro hotel e palazzi residenziali.

Il gruppo mira a far rovesciare il governo somalo riconosciuto per eliminare le truppe di peacekeeping dell’unione africana, dove fa parte anche un contingente kenyota (AMISON), per imporre la propria interpretazione della legge islamica.

Maria Cristina Groppo

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