Oggi primo giorno del 2018, giornata di capodanno dove la gente, balla, mangia, spara i botti e si diverte. E’ qualcosa che succede in tutto il mondo nella sua grandezza. Ed è all’interno della sua grandezza che in un angolo sperduto proprio oggi un altro clochard ha lasciato questo mondo effimero ed egoista. Il suo nome è Omar era forse nord africano ed aveva circa quarant’anni. E’ morto sotto i portici tra la via Guardione e la via Crispi. Da qualche giorno aveva la febbre e non stava bene. Certamente avrebbe potuto rivolgersi agli assistenti sociali che si occupano di queste realtà, ma probabilmente essendo straniero poteva avere problemi con il permesso di soggiorno. Ed allora ecco che scatta quella forma di circuito che porta all’isolamento della persona ed alla inevitabile morte.  Negli ultimi tre mesi nella nostra bella città, capitale della cultura, dei giovani  e menzionata dall’unesco, sono morti ben tre clochard o senza fissa dimora. Tre morti che gridano tutto il loro disagio e il loro dolore, ed ogni volta arrivano parole di circostanza, di solidarietà a buon mercato, soprattutto dagli organi preposti, i quali con gesti pilateschi si lavano la coscienza lanciando ogni volta frasi di indignazione nei confronti di quella politica che loro stessi rappresentano. Ora se invece di profferire parole inutili recitando una parte prestabilita, certi politici si attivassero per risolvere una volta per tutte la questione dei senza fissa dimora e anche dei senza casa. Oggi in questa giornata la morte di un clochard, di un vuoto a perdere lascia indifferenti tutti coloro che sono ancora impegnati nel divertimento, tanto a chi può importare di un clochard  in una città vuota ed egoista come la nostra? Forse a quattro eroici militanti storici che ancora si ostinano a combattere per una società ed un mondo migliore? Certamente si, come lo stesso importa a coloro che ogni sera cercano nel buio della notte di dare un po’ di sollievo a quella comunità di senza tetto e senza dimora, senza avere o cercare visibilità a buon mercato. Di certo non interessa all’egoismo individuale e collettivo di coloro che pensano e dicono frasi del tipo “cosa ci possiamo fare?”. Forse può interessare a qualche prete di frontiera certo, ma di sicuro non interessa alla politica ed ai suoi interpreti.  Oggi è morto Omar di quarant’anni, era straniero e forse non aveva il permesso di soggiorno.

Liborio Martorana

(foto Avvenire.it)