Libertà di diagnosi, cura e terapia. Rinnovo contrattuale (fermo da otto anni), lavoro usurante, mancanza di fondi al Servizio Sanitario Nazionale, stabilizzazione dei lavoratori precari, nonché lo sblocco della mobilità interregionale. In sintesi sono questi i motivi che hanno spinto i camici bianchi a scendere in piazza oggi per manifestare e far sentire la loro voce. Il loro è un lavoro usurante, proprio come molte altre categorie, ma sono costretti a lavorare in condizioni disagiate.

Anche a Palermo le organizzazioni sindacali hanno aderito allo sciopero con un sit in davanti all’assessorato alla Sanità di piazza Ziino. Già a partire dalle 10 del mattino i medici si sono riuniti in piazza con addosso i loro camici. Un coro per dire basta alla situazione di stallo in cui versa il settore sanitario.

I dottori speravano in un confronto con il nuovo assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, ma la speranza che ricevesse una delegazione, questa mattina, è svanita. Lo farà, dicono le organizzazioni sindacali, la prossima settimana.

Radio Off ha intervistato il segretario regionale Cimo Sicilia, Riccardo Spampinato, e il vicesegretario Cimo, Angelo Collodoro.

Ecco l’intervista

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Serena Marotta