Sabato 21 aprile alle ore 15,30 i medici scenderanno in piazza, a Palermo, per la manifestazione di mobilitazione contro le aggressioni agli operatori sanitari.

“Aggressioni, violenze e soprusi non possono rimanere lettera morta, impuniti e sottovalutati ancora. Servono risposte concrete urgenti”, con queste parole Toti Amato, Presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo lancia il sit-it pacifico a piazza Castelnuovo a Palermo e spiega: “I medici di Palermo si augurano che l’appello sia ascoltato anche dalle istituzioni preposte alla sicurezza e che ci sia una partecipazione massiccia anche delle associazioni dei pazienti e di tutte le sigle sindacali. L’indifferenza su quanto sta accadendo è inaccettabile”.

Sono 11, infatti, le aggressioni che hanno riempito le pagine dei giornali, verificatesi nelle strutture sanitarie della provincia di Palermo nel breve arco di tempo di due settimane e che hanno mobilitato anche la Prefettura in risposta all’accorata richiesta di aiuto dagli operatori sanitari.

E’ previsto, infatti, per domani alle 10 presso Villa Whitaker un tavolo tecnico indetto dal prefetto De Miro a cui parteciperanno l’assessore alla sanità Ruggero Razza, il sindaco Leoluca Orlando, i dirigenti di ASP e delle strutture ospedaliere e i rappresentanti di categoria.

Intanto il Procuratore LoVoi ha incontrato il Questore Renato Cortese e il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Di Statio per decidere le misure più efficaci contro il numero crescente di aggressioni.

Alla manifestazione di sabato ha aderito anche l’assessore Razza: «Assumo l’impegno di promuovere iniziative concrete per aumentare i livelli di sicurezza nei presidi e sostengo questo importante messaggio di non violenza rivolto a tutta la comunità siciliana, affinché ognuno di noi rifletta sull’importanza del lavoro dei medici e del personale sanitario che negli ospedali offre la propria assistenza umana e professionale ad ogni malato e ne costituisce punto insostituibile di riferimento».

A piazza Castelnuovo sarà presente anche il sindacato dei medici CIMO, che va alla ricerca delle cause delle aggressioni in corsia ed imputa la violenza alla pessima governance delle strutture. “L’escaletion delle aggressioni negli ospedali a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni – commenta Angelo Collodoro, vice segretario regionale siciliano del sindacato dei medici Cimo-  sono frutto di un problema di sistema davanti al quale la militarizzazione dei presidi appare in tutta la sua inutilità”.

Rossella Vilardi