Raccolta di racconti di Ornella Mallo

(Recensione di Franca Alaimo)

La raccolta di racconti “Sarà come non fossimo mai stati” (FusibiliaLibri Ed.) vuole essere per l’autrice Ornella Mallo uno strumento di denuncia della condizione della donna, che ancora oggi non si è liberata, a causa di un lungo retaggio di cliché sociali, etici e anche politici, da quel ruolo di vittima sacrificale all’interno del nucleo familiare. Le donne narrate dall’autrice in una serie di agili e realistici ritratti, infatti, sebbene provino a ribellarsi decidendo della propria vita e dei propri sentimenti, non solo restano comunque invischiate nei dubbi e nei rimorsi, ma continuano ad essere manovrate dai loro amanti, che le usano per lo più come oggetti sessuali, incapaci di un vero dialogo e di una relazione profonda. Paradossalmente gli autentici destinatari di queste storie sono gli uomini, che restano ancorati ai loro parametri mentali, incapaci di accogliere la ricchezza femminile e la loro diversità nella gestione dell’eros. La conseguenza per la donna è un’ulteriore scissione all’interno della psiche costretta a sopportare un doppio fallimento: quello vissuto nel nucleo familiare e quello a cui approdano le sue relazioni sentimentali extraconiugali. Per questo motivo le protagoniste di queste storie appaiono allo stesso tempo ribelli e vittime, aperte al cambiamento nei pensieri e nelle scelte e però dimezzate nella coscienza e nei desideri, ed il sentimento che le caratterizza è una sorta di struggimento ansioso e senza gioia. “Sarà come non fossimo mai stati” può, dunque, essere inserito nel filone della scrittura d’impegno etico-sociale, intendendo sottolineare la necessità di un mutamento dei costumi e l’avvento di una parità di diritti che non resti sulla carta, ma si attui soprattutto attraverso una rinuncia degli uomini al proprio potere. Non è certamente una questione di ribaltamento dei ruoli, ma di un lavoro di affinamento e responsabilizzazione e mutamento della psiche maschile. Queste donne raccontate dall’autrice palermitana non cercano solo il sesso, ma la realizzazione di una vera amicizia amorosa, quella che Hannah Arendt definisce “capacità di dialogo”, attraverso il quale si concretizzano umanità ed autentico radicamento nel mondo. All’interno di questa scrittura, sia che la storia venga raccontata in prima persona o in terza persona, l’interesse dell’autrice si focalizza sulle sensazioni e sui pensieri delle protagoniste che si analizzano quasi spietatamente, mettendo in luce oscillazioni, stati d’animo altalenanti, sfumature emozionali, erotismo e sogno. Sono donne sospese tra libertà e divieto, ma orgogliose, testarde, capaci di leggere il proprio cuore e l’altrui, sensibili, intense, e tutte sono proiezioni letterarie della stessa autrice che, mescolando prosa e poesia (come nel brano intitolato “Memoria”), e riflessioni (come in “La mia personalissima riflessione sulla felicità”), con un taglio tra analitico e filosofico, confessioni e immaginazione, come in “Lettere” e “Favole”, si consegna ai lettori, senza alcun filtro, senza ipocrisia.

La raccolta è tenuta insieme, oltre che dal tema del diritto femminile all’autonomia, da due elementi costanti; l’amore per la natura, che, alla maniera di quel romanticismo universale che è diventato una categoria senza tempo, oltre che a suggerire quadri descrittivi di intensa liricità, consola l’anima e l’apre alla contemplazione; e il legame con la città di Palermo (in cui l’autrice vive), descritta con vividezza di dettagli ed atmosfere: vie, piazze, monumenti, la costa e il mare, sono i luoghi che, mentre fanno da sfondo alle vicende, vengono disegnati con adesione sentimentale in tutta la loro bellezza mediterranea, specie se intrisi di quello sfolgorio della luce estiva. Un libro, questo di Ornella Mallo, che va inserito a pieno titolo in quel filone della letteratura “femminista”, che non va letta, come spesso accade, come un atto d’accusa contro gli uomini, ma come un’esortazione ad un riassestamento della relazione uomo-donna, così necessario in un mondo che cambia vertiginosamente dal punto di vista tecnologico e materiale e non è ancora capace di progredire nell’ambito della realtà spirituale, entro la quale vanno iscritte innanzitutto le relazioni umane.

Franca Alaimo febbraio ’24

La raccolta è tenuta insieme, oltre che dal tema del diritto femminile all’autonomia, da due elementi costanti; l’amore per la natura, che, alla maniera di quel romanticismo universale che è diventato una categoria senza tempo, oltre che a suggerire quadri descrittivi di intensa liricità, consola l’anima e l’apre alla contemplazione; e il legame con la città di Palermo (in cui l’autrice vive), descritta con vividezza di dettagli ed atmosfere: vie, piazze, monumenti, la costa e il mare, sono i luoghi che, mentre fanno da sfondo alle vicende, vengono disegnati con adesione sentimentale in tutta la loro bellezza mediterranea, specie se intrisi di quello sfolgorio della luce estiva. Un libro, questo di Ornella Mallo, che va inserito a pieno titolo in quel filone della letteratura “femminista”, che non va letta, come spesso accade, come un atto d’accusa contro gli uomini, ma come un’esortazione ad un riassestamento della relazione uomo-donna, così necessario in un mondo che cambia vertiginosamente dal punto di vista tecnologico e materiale e non è ancora capace di progredire nell’ambito della realtà spirituale, entro la quale vanno iscritte innanzitutto le relazioni umane. Franca Alaimo febbraio ’24