Amo le serie tv, soprattutto quelle americane, le adoro proprio. Scusatemi, ognuno ha le sue debolezze, faccio ammenda, mi cospargo il capo di cenere per la mia scarsa cultura cinematografica e … continuo a guardarle con gusto.

Ora, tra le serie che amo di più, c’è Criminal minds, che in qualche puntata mi fa prendere una bella strizza, NCIS…ne potrei citare mille, quindi lascio perdere.

Oggi volevo consigliavi tre serie, in qualche modo atipiche, con altrettanti detective fuori dal comune.

Lie to me. Un meraviglioso Tim Roth, proprio quello de “La leggenda del pianista sull’oceano”, per dire che non è che le serie Tv siano sempre spazzatura. Recitazione meravigliosa. La storia è semplice: Cal Lightman (Tim Roth), è il fondatore del Lightman Group, gruppo in cui si studia il linguaggio del corpo in generale e le microespressioni facciali, alla ricerca di menzogne. Non che esista davvero il Lightman Group, ma in compenso esiste Paul Ekman, uno psicologo esperto esattamente nel linguaggio del corpo e delle microespressioni del viso. Insomma, Cal interpreta Ekman, che è consulente scientifico della serie

The Mentalist: Simon Baker interpreta Patrick Jane, il disturbatissimo protagonista (indiscusso) della serie, completamente fuori di testa e fuori dagli schemi, consulente del CBI, per il suo particolare talento a scovare i colpevoli e a risolvere casi grazie alla capacità di osservare il comportamento umano, a volte influenzandolo.

Ha un passato da ciarlatano, in effetti, faceva il “mentalista”, colui che legge nella mente, quando invece, semplicemente, captava i più piccoli segnali del corpo.

Questa dote è la sua fortuna, ma anche la sua dannazione, perché durante un programma TV, si prende gioco di un feroce assassino, John il Rosso, che per vendicarsi, gli trucida la famiglia.

La futura ragione di vita di Patrick, sarà smascherarlo e, possibilmente, ucciderlo…

Monk: Tony Shalhoub è Adrian Monk, altro detective disturbatissimo. E’ un detective della polizia di San Francisco, che, a seguito all’omicidio di sua moglie, cade in una selva di problemi psichici, da cui uscirà, parzialmente, grazie all’aiuto dell’infermiera Sharona Fleming, che diventa anche la sua aiutante sul lavoro. Monk è pieno di fobie, ha paura dei luoghi chiusi, dei germi, non stringe le mani di nessuno e se tocca qualcuno, ha subito bisogno del fazzoletto che gli porge, pronta, Sharona. Nessun problema, invece, con i cadaveri…

Tre serie, che vi consiglio caldamente di guardare. Non ve ne pentirete.