Nonostante la legge elettorale sia complessa, votare è molto semplice: basterà infatti apporre una sola croce.

Le schede che saranno consegnate agli elettori il 4 marzo 2018 sono due: una per la Camera e l’altra per il Senato. Tranne per chi voterà in Lazio e Lombardia, dove le schede saranno tre. Qui infatti sono in programma anche le regionali. Si voterà dalle 7.00 alle 23.00.

In entrambe le schede elettorali ci saranno il nome del candidato che sovrasta lo spazio contrassegnato dai simboli di partito, cioè le coalizioni di centrodestra e quelle di centrosinistra o un simbolo solo.

Il voto si può esprimere in due modi: apponendo la croce sul nome del candidato oppure su quella del partito. Il voto andrà sia al candidato sia al partito o ai partiti che sono collegati al candidato.

Per quanto riguarda il territorio nazionale, per la Camera è diviso, come si sa, in 232 collegi, mentre per il Senato in 116. In ogni collegio si eleggerà un solo candidato uninominale, cioè colui che in quello spazio di territorio avrà preso più voti.

Per quanto riguarda invece la nuova legge elettorale questa è soprattutto proporzionale. Proprio per questo motivo, accanto ad ogni partito ci sarà un elenco di nomi dei candidati. I candidati saranno eletti nel caso in cui il partito supererà il 3 per cento a livello nazionale, ciò a partire dal primo nome. Bisogna ricordare e conoscere i nomi dei candidati perché non ci sono le preferenze, di conseguenza se si fa la croce sul simbolo di un partito in modo automatico si vota per il listino collegato.

Bandito il voto disgiunto. Ciò significa che non si può votare un candidato di una coalizione o di un partito che non sono collegati. In questo caso infatti il voto sarà nullo.

Serena Marotta