Doppio salto mortale con avvitamento a volte a destra a volte a sinistra.

Finito il primo giro di consultazioni da parte del Presidente della Repubblica, i partiti che hanno avuto un risultato positivo alle ultime elezioni, cercano di fare la quadra per la formazione del governo. Il centro destra che ha la maggioranza dei seggi in parlamento, pone l’accento per fare un governo coi 5stelle, alla condizione che nella coalizione un personaggio come Silvio Berlusconi è imprescindibile, cosa che per i grillini la presenza del cavaliere non può essere tenuta in considerazione. E qui i 5stelle, al di là del fatto che malgrado abbiano preso più voti di tutti non hanno possibilità di fare il governo con il centro destra per il dictat posto con il veto a Berlusconi. Le parole di Di Maio e di tutti gli altri portavoce è stata chiara: Possiamo fare un governo con il centro destra a patto che non ci sia Berlusconi. Della serie vengo a comandare a casa vostra. Da parte di Salvini leader della Lega, il partito più votato nella coalizione ,pone su un inattaccabile piano la condizione di appartenenza del cavaliere e dichiara che senza Berlusconi non si va da nessuna parte. A questo punto i 5 stelle pur di andare al governo e coscienti della mancanza di numeri, chiedono al PD di fare un accordo, un “contratto di governo” sui temi, dimenticando ed aborrendo tutte le dicerie e le offese che sono state dette verso i democratici ed i suoi elettori. La cosa onestamente lascia di stucco tutti coloro che negli ultimi cinque anni hanno assistito allo stillicidio di offese, dal pidioti lanciato agli elettori, al mafiosi con le mani sporche di sangue rivolto ai parlamentari. Oggi Di Maio si rimangia tutti i cinque anni trascorsi e chiede al pd di mettersi assieme, con un plateale “volemose bene”. E’ chiaro che il pd risponda picche. Come si possono dimenticare cinque anni di parolacce, di insulti e tutte le palle passate ai denigratori grillini buoni a mungere sangue da coloro che stavano al governo sia con Renzi, sia con Gentiloni. Come dimenticare tutte le violente accuse contro l’ex presidente della camera Laura Boldrini, oppure la violenza verbale contro il premio Nobel Rita Levi Montalcini? Oppure quella contro Maria Elena Boschi? Adesso la signora Boschi al M5S sta bene? Si ci possono alleare? A quanto pare si, si ci possono alleare. Adesso va bene come lei come cosi tutti gli altri. Tutti? No. Tutti tranne Renzi. E qui si ritorna sopra al “vengo a comandare a casa vostra”.  Ecco questo atteggiamento di Di Maio (ma è lui che parla?) somiglia sempre più ad un doppio salto mortale con avvitamento a volte a destra a volte a sinistra, rischiando di andare a schiantarsi in una situazione senza via di uscita. Tutta questa messinscena messa su dal M5S in effetti fa riflettere e pone l’attenzione sul fatto che i penta stellati ad oggi non sanno cosa fare e pur di andare ad occupare la poltrona di presidente del consiglio sono disposti a scendere a patti ora col centro destra ora col partito democratico, ma con l’interdizione di Renzi e di Berlusconi. Cosa che non sarà possibile e questo i grillini lo sanno benissimo. Qui viene fuori un vecchio adagio siciliano che dice: “Se non posso comprare almeno sto a patteggiare”. E di patteggio si tratta, un patteggio per finta, perché sanno benissimo che con questi termini e con le interdizioni dei massimi rappresentanti dei due partiti non si cava un ragno dal buco. Quindi i five stars o mettono in campo delle proposte serie per fare un governo di alleanze che interessi gli italiani, oppure chiedano al Presidente della Repubblica il prolungamento di questo governo per fare una nuova legge elettorale e tornare a votare.

Liborio Martorana

(Fonte immagine: Web)