Il nuovo gip di Palermo ha rigettato la richiesta di archiviazione del caso Agostino, presentata dalla procura di Palermo, convocando le parti il prossimo 16 febbraio per sentire i pareri e disporre eventuali indagini, archiviare l’inchiesta o andare verso il rinvio a giudizio con le accuse a imputati come il boss Nino Madonia, Gaetano Scotto  e Giovanni Aiello, ispettore di polizia e agente dei servizi segreti.

Ricorderemo molto bene che la procura palermitana, con i giudici titolari del processo del secolo sulla trattativa, per diversi anni ha gestito l’inchiesta sul triplice delitto Agostino, avanzando già nel 2013 richiesta di archiviazione. Ciò aveva suscitato il malcontento della famiglia e di parte della società civile. In quel caso il gip precedente, la dottoressa Maria Pino, rigettò la richiesta e impose ai  titolari dell’inchiesta altri sei mesi di indagini, indicando nello specifico verso chi dovevano essere dirette le nuove indagini.

Nel febbraio dello scorso anno i giudici Di Matteo, Teresi, Del Bene e Tartaglia convocarono Vincenzo Agostino, padre dell’agente ucciso, per l’incidente probatorio che prevedeva un confronto tra l’anziano genitore e l’ispettore di polizia Giovanni Aiello, soprannominato dallo stesso Agostino “faccia da mostro” per via di una malformazione del viso dovuta a quanto pare a una fucilata durante una operazione di polizia contro il banditismo sardo.

Faccia da mostro è sempre stato accusato di essere colui che si presentò, insieme a un componente del clan Madonia, nella casa di villeggiatura degli Agostino a Villagrazia di Carini, chiedendo del figlio poliziotto, proprio mentre Nino e Ida erano in viaggio di nozze. Il confronto si risolse in modo positivo per la famiglia, dal momento che Vincenzo procedette al riconoscimento senza alcuna esitazione.

Oggi, i pm richiedenti l’archiviazione motivano tale decisione col fatto che “l’attività delle indagini svolte successive all’ordinanza del gip Maria Pino, non ha consentito di acquisire quei riscontri in termini di certezza probatoria per esercitare l’azione penale in modo proficuo”.  La conseguenza? Il gip di Palermo, Gabriella Natale, ha rifiutato la richiesta di archiviazione disponendo la convocazione dei pm e del legale della famiglia Agostino che peraltro si era già opposta alla richiesta di archiviazione.

                                                                                                    Liborio Martorana