di Liborio Martorana                                                                                               05/04/2022

Erano oltre un migliaio le persone presenti a Comiso per il quarantesimo anniversario della marcia della pace e contro l’installazione dei missili in quel territorio. Comiso città famosa oltre che per la questione dei missili anche per la sua abbondanza di acqua, infatti è detta “Città dell’acqua”. Ieri pomeriggio la cittadina iblea  ha rivissuto un momento storico non indifferente. Per chi c’era stato quarant’anni addietro, rivivere quei momenti è stato un tuffo nel passato ed un momento emozionante. Mille bandiere colorate con preponderanza di rosso che sventolavano per il vento che soffiava da est e che rivendicavano il loro poderoso NO ALLE GUERRE. Una manifestazione quella di ieri, organizzata e partecipata da varie sigle sindacali, e che ha visto presente organizzazioni pacifiste di diverse denominazioni e di diversi colori, con la presenza di diverse frange della società civile, della Consulta della pace  e di una minuta rappresentanza delle Sardine di Palermo. E’ stata una manifestazione dove si sperava in una presenza numerica di maggiore entità, anche per via di questa maledetta guerra ai confini del nord Europa. Questa guerra che si sviluppa su diversi fronti ma che porta disperazione e distruzione tra la gente comune,  è stato uno dei temi principali della manifestazione di ieri a Comiso. Chi ha parlato dal palco ha rimarcato il proprio NO alla escalation bellica nel mondo. Uno dei momenti più belli è stato quando si è voluto ricordare la figura di Pio La Torre, storico dirigente del P.C.I. e combattente contro l’installazione dei missili nucleari proprio a Comiso.  Fautore della manifestazione di quarant’anni fa, Pio La Torre poi venne ucciso da un agguato mafioso assieme al compagno di partito Rosario Di Salvo in una strada stretta dove una lapide ancora li ricorda. I dubbi sulla sua morte sono stati diversi: da quella manifestazione contro i missili e quindi contro l’America reazionaria e “padrona del mondo” alla famosa legge “Rognoni-La Torre, una legge che andava ad intaccare i patrimoni mafiosi. L’unica certezza è che Pio La Torre è stato ucciso privando la nostra società ed il mondo intero di un personaggio di immenso spessore. Ieri è stato ricordato nella manifestazione,  come colui che mise la prima pietra allo smantellamento dei missili nucleari installati nella città dell’acqua.

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