di Fulvio Fisicaro Palermo, 3 novembre 2021

Che la contabilità in genere al Comune di Palermo non goda per ora di ottima salute, lo si legge entrando nel sito istituzionale. A chiare lettere, si viene avvertiti che tutte le cifre pubblicate sono da ritenersi a titolo informativo, e che solo Palazzo delle Aquile possiede le vere copie conformi: una specie di “Lasciate ogni speranza, o voi che entrate”. Anche il fatto che il Consiglio Comunale non abbia ancora approvato il Rendiconto di gestione 2020 non giova certo alla trasparenza. Il bilancio consuntivo 2019, l’ultimo approvato, parlava già di un Comune in difficoltà: disavanzo di 635 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto a 350 milioni del 2018. Allo stesso tempo, gli accantonamenti per crediti di dubbia esigibilità aumentavano bruscamente da 418 milioni di euro a 842 milioni: la differenza è pari al 25 per cento di quanto il Comune ha incassato nello stesso anno. La velocità di polverizzazione dei crediti del Comune è certo indicatore di capacità amministrativa non eccellente. Le attese per il 2020 non sono rosee: anche sulle finanze del Comune di Palermo si sarà abbattuta la crisi pandemica, come sul resto del mondo. Resta solo da quantizzare il nuovo disavanzo, una cui previsione potrebbe avere indotto il Consiglio ad approvare il predissesto lo scorso settembre. L’Amministrazione dovrà programmare un piano di rientro che peserà sul futuro della città e sarà lasciato in eredità al prossimo Sindaco e al prossimo Consiglio Comunale: ai fini del rientro, il Comune può modificare le tariffe e le aliquote relative ai tributi di propria competenza. Tutta la città è con il fiato sospeso in attesa di quel numero: il disavanzo 2020. I cittadini vogliono sapere quanto inciderà sul loro futuro, quanto in servizi essenziali più carenti per mancanza di fondi, quanto in maggior disagio sociale per disabili, anziani e giovani, quanto in compressione dei diritti civili. L’Amministrazione uscente è chiamata ora a programmare il rientro del disavanzo. Ma subito dopo, è chiamata anche a spiegare alla città come tutto questo sia potuto succedere.

(fonte immagine: Wikipedia)