di Liborio Martorana 29/01/2025

Perché la destra non sa fare politica e governare? E’ una domanda che spesso ci si pone. Una destra che sta al governo e che durante le campagne elettorali accaparra voti dei dormienti ha sputato veleno contro tutto e contro tutti, a volte anche contro i propri alleati non riesce a portare avanti programmi e riforme veramente seri. Questi, una vota eletti sono andati ad occupare quei posti che sono stati in calce alle loro parole dimostrando di essere avulsi dal governare, ma di sapere solamente  gestire i propri interessi e vendicarsi di coloro che ne hanno smascherato i piani vendicativi.

Sono gli interessi personali a decifrare l’arcano politico di una destra retrograda ed ignorante, dove ognuno tende, in nome di una accozzaglia partitica, ad incolpare sempre gli altri  dei loro fallimenti. Stanno al governo perché dovrebbero governare un Paese difficile come il nostro. Purtroppo per loro e per il Paese in primis, l’atteggiamento “politico” di una destra scalcagnata altro non fa che mostrare il vero volto di un Paese totalmente addormentato su parole e frasi ad effetto che ne stimolano i rigurgiti stomacali di quelle frange storicamente ammaliate da costoro che detengono il potere.

L’italiano medio si sa è incline alla ammirazione, alla devozione e al cappello in mano nei confronti di coloro che detengono potere politico, ed economico. Rivedono in coloro che si atteggiano a paladini salvatori della patria, ciò che loro stessi vorrebbero essere ma che non potranno mai attuare con intelligenza e sapere fare. Per questo si affida a personaggi che gli stimolano i rigurgiti stomacali e vendicativi nei confronti di una costituzione che nessuno ha mai osservato e che in tanti vorrebbero cancellare per potere attuare quei sistemi al fine di imporre la propria stupida idea dittatoriale.

E’ quello che purtroppo succede a questa destra che sta al governo, dove l’incoerenza ed il pressapochismo sono diventati il pane quotidiano dell’inutilità pseudo politica di gente che campa dei proventi che derivano dal sedersi in uno scranno parlamentare o in qualche poltrona di sottogoverno, basta incassare. D’altronde si sa, loro come tanti altri tengono famiglia più o meno allargata e/o irregolare che devono mantenere.

D’altronde si sa, la storia si ripete sempre, E’ successo con Mussolini e poi con Berlusconi, dapprima osannati come “salvatori della patria” e poi ripudiati come un amante  fedigrafo. Con questi due personaggi si era raggiunto l’apice dell’incompetenza. Due personaggi con una tempistica ventennale, tanto è durata la loro ascesa all’interno della politica italiana, con i danni che ne sono derivati. Il primo additava le folle dalle finestre di palazzo Venezia a Roma, stimolando l’io forte e macho degli italiani con proclami di conquista e di instaurazione dell’impero, dove in tanti già vedevano conquiste ed arricchimenti alle spalle di popoli che non avevano armi di difesa, la conquista di paesi poveri formulando magie da impero povero e miserabile. La sua alleanza con Hitler ne decretò la propria fine.

Con il secondo non essendoci imperi da costruire, c’erano invece quelli da salvaguardare, ossia quel patrimonio da lui accumulato nel tempo con operazioni spesso poco trasparenti. E per salvare il proprio patrimonio si è avvalso dei mezzi più disparati. Uomo carismatico e pieno di denari si è creduto essere al centro del mondo per comandare e fare quello che voleva. Ha inculcato alla classe bottegaia di potersi arricchire come lui, abbassando le tasse e annunciare a reti unificate un programma lavorativo di un milione di posti di lavoro, cosa che non ha mai attuato. Rappresentante di una destra zotica non ha saputo governare per portare il Paese a livelli di avanguardia politica, economica e finanziaria al cospetto di altri paesi molto più avanti di noi stessi. Amante delle belle donne e delle prese in giro e delle barzellette che facevano ridere a comando i suoi più aficionados collaboratori. Come Mussolini, all’indomani della sua caduta si scopre che nessun italiano lo aveva appoggiato e votato.

Per concludere, la destra italiana non ha mai avuto tra i suoi,  personalità di spicco intellettuale, ne ha mai portato a compimento le proposte fatte in campagna elettorale e soprattutto avvalendosi dell’uso a proprio favore di una informazione pilotata per rabbonire gli addormentati.

(fonte immagine: UFFPOST)