Una data, un inizio, l’Anno Zero

di Rosario Tralongo

Ma se volessimo individuare una data, un inizio di quella che ormai è diventata una pericolosa deriva antidemocratica che data potrebbe essere?

Forse il G8 con Fini ministro degli interni? Direi di no poco dopo Fini finì (scusate il gioco di parole) nel tritacarne di Berlusconi e i suoi epigoni dispersi in mille rivoli.

Forse Maroni ministro degli interni ad attuare la legge Bossi-Fini? Non credo. Seguirono le elezioni Europee e al PD andò il 40% dei consensi. Ma allora quando?

Quando è avvenuto che il pensiero retrivo, reazionario, classista e razzista ha rotto gli argini ed è dilagato per l’Italia? Da sempre il pensiero politico è stato appannaggio della sinistra. Anche durante il lungo inverno Berlusconiano il pensiero profondo, la cultura, i valori sono stati tutti a sinistra.

Forse con l’arrivo di Renzi con il liberismo due, tre o quattro punto zero? Ma anche in quel caso mai si è visto il pensiero politico di governo avere a che fare con “prima gli italiani”.

Il pur vituperato Minniti mai si è sognato di dire “pacchia” “crociera” “schedatura dei rom” e così via.

Quando è avvenuto che il pensiero progressista si è lasciato avvicinare, accostare, equiparare ed infine sopraffare da quello retrivo e razzista?

Io una idea me la sono fatta. Il 4 dicembre 2017. Il giorno della Grande Guerra.

La Guerra Civile Costituzionale. E’ quella la data in cui tutti, ma proprio tutti, si sono lanciati in ogni tipo di dotta e saccente dissertazione nel difendere o attaccare la Costituzione più Bella del Mondo. Imbarcando sfrontatamente chiunque potesse servire allo scopo. Oggi come ieri rivedo parterre emotivamente coinvolti spaziare da Dalema a Meloni da Grillo a Salvini da Casa Pound a Rifondazione Comunista tutti protesi a disquisire di Pluralismo, Lavoro, Democrazia Enti In-utili, Filosofia del Diritto, Sociologia, eccetera. Tutti in un rapporto di piena parità con il pensiero di Destra ormai affrancato dal complesso di inferiorità che dal dopoguerra lo affliggeva.

Ma, come è noto, il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Dal miscuglio informe, rotti gli argini della decenza, è venuto fuori questo attuale “pensiero/non pensiero”. Questo essere “né di destra né di sinistra” che in pratica vuol dire essere di destra. Come enorme centrifuga ha mischiato tutto e risputato una poltiglia maleodorante.

Per cui oggi se si è contro i respingimenti è perché si è “mafiosi” e si vogliono i migranti da sfruttare. Se si è per salvare le persone si è “radical chic”. Se si vuole,invece, schedare le persone per etnia è perché “si vuole pensare ai bambini a rischio sfruttamento”. Se si è a favore allo ius soli si è “buonisti intellettuali” che tradotto vuole dire str…  Se si fa notare che il sindaco di Roma è palesemente inadeguato lo si attacca “in quanto donna” (le stesse parole usate dalla Boschi). Con tutta evidenza qualche cosa nelle “menti sopraffine” è sfuggita di mano. La situazione è più simile all’Orrore citato dal Colonnello Kurtz in Apocalypse Now o forse migliore accostamento è l’ Avvelenata di Guccini. “…ma s’ io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni…”

Giova dire che qualcuno, più di uno, da qualche parte lo aveva previsto ? Non giova.

19 giugno 1018

 

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