“Cosa nostra non è cosa mia” è il libro di Daniele Ventura, pubblicato da Edizioni La Zisa, che sarà presentato alla Feltrinelli mercoledì 30 maggio, a Palermo, alle ore 17,30. Un libro scritto con la collaborazione di Franca Stefania Lo Cicero con la prefazione di Stefania Petyx.

«Mi sono trovato prima minacciato e poi abbandonato dallo Stato italiano, racconta l’autore. Lo stesso Stato che prima ti chiede di denunciare il racket, ma che poi ti lascia in preda alle conseguenze delle tue denunce, solo e disperato».

L’autore è nato e cresciuto in Sicilia e ha deciso di non abbandonare la sua terra ma di continuare a lottare.

Daniele Ventura (Palermo, 1984) è nato e cresciuto in un quartiere di Palermo, nel quartiere di Brancaccio, dominato dalla delinquenza. Una  famiglia modesta e di sani principi la sua. È sempre rimasto estraneo al clima prevalentemente malavitoso del rione. Si è diplomato in ragioneria e ha svolto svariati lavori, prima di aprire un bar-ristorante nella sua città.

Questo però lo ha portato ad affrontare una dura lotta contro la mafia, ad affrontare un processo grazie al sono stati condannati i suoi estorsori. Da allora è impegnato in prima linea nella lotta contro la mafia. È sposato, ha un figlio e continua a vivere in Sicilia.

Serena Marotta