Altro che bel paese. La pubblicità in voga una volta per reclamizzare certi prodotti nostrani era molto accattivante e ci faceva sentire patriottici. Oggi di quel bel paese è rimasto ben poco, mentre quello attuale invecchia precocemente ed anche male, un Paese sempre più rozzo ed invidioso che genera solo astio e rancore soprattutto verso coloro che sono capaci e meritevoli. Un Paese dove la miseria intellettuale galoppa a più non posso foraggiata da politicanti di basso livello e da opinionisti da due soldi che spesso non sanno neanche di cosa parlano. In questa settimana appena trascorsa ci sono stati degli eventi che hanno messo in risalto questa miserabile miseria, perché hanno dato modo alla ignoranza di esprimere il loro parere attraverso la rete e gli organi di informazione. La cosa riguarda la ragazzina svedese Greta Thunberg che ha la sola colpa di protestare contro l’inquinamento globale. Questa ragazzina passata agli albori della cronaca per essersi piazzata ogni venerdì davanti il parlamento svedese con dei cartelli, ed avere attirato l’attenzione di tutto il mondo. Bene! Su di lei si sono scagliati, come si dice dalle mie parti i peggiori chiodi del carro. Ha iniziato la signora Rita Pavone, sovranista italica con residenza fiscale in Svizzera, che con la sua battuta contro la ragazzina ha innalzato il livello di attacco da parte degli hater de noantri. Hater che se per certi versi sono dei soggetti anonimi che si nascondono sotto nickname  appare anche certo che all’interno di certi partiti ci siano persone addette a dirigere siti  bufalari  con attacchi verso chi pensa ed agisce in altri modi. La signora Rita Pavone la ricordano tutti in Italia, o almeno coloro che hanno una certa età. Personaggio artistico costruito a tavolino non è che abbia mai incantato per la sua bravura, anzi dopo qualche anno è caduta nel dimenticatoio assieme al marito ed anche se è stata chiamata a recitare certi ruoli anche cinematografici non ha mai brillato di luce propria. Altra persona che si è gettata a capofitto nell’attacco contro Greta è la giornalista Maria Giovanna Maglie, dicendo all’interno di una trasmissione radiofonica (Un giorno da pecora) che se avesse incontrato Greta di sicuro l’avrebbe messa sotto la macchina. Battuta infelice e sporca come infelice e sporca è la giustificazione che ha dato dopo che è stata canzonata dal popolo del web “la mia battuta era comica perché mi trovavo in una trasmissione comica”.  Giustificazione offensiva dell’intelligenza umana. Greta è ormai da diverse settimane che tutti i venerdì va davanti al parlamento svedese a protestare ed in brevissimo tempo è riuscita con i suoi sedici anni ad una sindrome di asperger, a coinvolgere studenti di tutto il mondo in una protesta sfociata venerdì scorsa nella chiamata di circa 1700 città di ben 106 paesi, coinvolgendo centinaia di migliaia di giovani nella difesa dell’ambiente. Manifestazione questa di venerdì scorso che è stata attaccata soprattutto da impareggiabili personaggi del giornalismo da strapazzo e da reduci di un passato ormai finito, morto e sepolto. Personaggi adotti solo a mescolare la propria miseria con il nulla, gente che critica  e condanna tutto ciò che fanno gli altri per il solo fatto che non sono loro a fare parlare il mondo di se stessi. I manifestanti di venerdì scorso sono stati attaccati in tutti i modi:”non vogliono andare a scuola e scioperano per l’ambiente”. Battute di questo tipo non riescono a condannare la marea di gente che al seguito di una ragazzina ha deciso di fare sentire la propria voce ai grandi del mondo.. Se non vi sta bene ciò che le nuove generazioni portano avanti chiudetevi dentro un tabuto e fatevene una ragione. Avete fallito nella vostra vita e fallirete anche adesso.

Aspettando le splendide battute dei sovranisti governativi.

Liborio Martorana

(fonte immagine web)