La fotografa Katharina Sieverding presenterà per la prima volta a Palermo 14 opere realizzate tra il 1969 e il 2018 e allestite all’Haus der Kunst come veri e propri manifesti pubblicitari. Sviluppo urbanistico, spazio pubblico, migrazione e integrazione sono alcuni dei temi centrali su cui si confronterà Manifesta XII in città, la Biennale nomade che si aprirà il 16 giugno a Palermo.

Haus der Kunst sarà allestita ai Cantieri Culturali alla Zisa di via Paolo Gili, 4. L’esposizione si potrà visitare gratuitamente a partire dal 14 giugno dalle  19 alle 23. Gli altri giorni dal martedì alla domenica dalle 11 alle 13 e nel pomeriggio dalle 16 alle 19, sino al 4 novembre 2018.

Le opere di grande formato di Katharina Sieverding si mostrano ancora attuali, affrontano conflitti concreti dedicandosi a questioni e problemi che perdurano nel tempo. AM FALSCHEN ORT è il titolo di uno dei suoi lavori più rappresentativi già installata a Düsseldorf in 66 spazi pubblici. Per l’artista, infatti, lo spazio pubblico, visibile a tutti, rappresenta la piattaforma ideale dove discutere e indagare conflitti politici e sociali.

 

Katharina Sieverding, originaria di Praga, è una voce autorevole all’interno della scena artistica internazionale, ed è considerata la Grande dame della fotografia tedesca. Le sue opere trasfigurano l’immagine di partenza convertendola in una nuova composizione attraverso l’uso alienante del colore e della luce. Frasi rimosse dal loro contesto vengono giustapposte nelle immagini spingendo verso interpretazioni frammentate.

A Palermo le 14 opere presentate – (252 x 365 cm) realizzate tra il 1969 e il 2018 – sono affisse senza pretese direttamente al muro con un forte richiamo ai cartelloni pubblicitari, con l’obiettivo di avvicinare lo spettatore all’opera. Ed è lo stesso spettatore a stringere relazioni tra l’immagine di partenza, l’immagine trasfigurata e le alienazioni artistiche utilizzate dall’artista. Innescando un’esperienza percettiva attiva, il pubblico diventa parte dell’opera stessa.

Serena Marotta