Angelo della strada

eccomi incarnato

con ali nere e sporche

ma l’anima bianca come un giglio

Ogni parola è scritta

su marciapiedi infestati

dove vissi e sanguinai

e chiesi perdono

pulizia per i peccati!

ma punizione trovai

per la mia vana speme

punizione per ogni domani

Da dietro gli ulivi

diritte s’ergono

chiese e croci

puntano all’alto

come l’anima

che devo rifarmi

dal giro nel marciume

che naviga nell’uomo

e negli spiriti in cattività

oh tu straniero

guardami negli occhi

Sì, ogni volta sempre

senza tua vergogna

per quanto tempo ancora

per quanto male allora

saranno ricordate queste pagine

impalate nell’asfalto?

Se da un vicolo esce il Padre

in un passante vedo un Figlio

con i palmi vuoti al cielo

la vita ancora in vita

seppur così distratta

ed il resto è vanità

 

Robert Sanasi

Rubrica a cura di Fabrizio Vasile

Foto Serena Marotta