di Fulvio Fisicaro 25/10/2021
Uno dei buchi neri dell’ultima sindacatura di Orlando è il Piano Regolatore Generale della Città di Palermo. Lo schema di massima era già stato presentato nel 2015; dopo lunghe riflessioni, nel marzo del 2020 è stato annunciato che il Piano era pronto, elaborato a quattro mani da Giusto Catania e dal Sindaco. Ma la mancanza di una maggioranza vera e propria in Consiglio Comunale impedisce qualsiasi accordo e qualsiasi decisione. Abbiamo chiesto a Milena Gentile, Consigliera PD del Comune di Palermo, a che punto sia l’iter del PRG. “In Consiglio Comunale siamo per ora bloccati – ci ha dichiarato Milena Gentile – sull’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche e del relativo elenco annuale, perché sono state sollevate polemiche pretestuose da parte dell’opposizione che non vuole approvare il programma triennale 2020-2022, già bocciato a maggio, se l’Amministrazione non presenta il programma triennale 2021-2023. L’Amministrazione ha sostenuto in tutti i modi, anche per voce del Segretario Generale e del Ragioniere, che l’approvazione del piano 2020-2022 è propedeutica a quella del 2021-2023 e che quindi la Giunta non può adottare il nuovo piano se non è stato approvato il precedente, secondo una disposizione del DM 14/2018. L’opposizione sostiene invece che non è così e questa cosa assurda sta bloccando l’utilizzo di fondi extra comunali, fondamentali per scuole e opere pubbliche. Del piano regolatore non si fa minimamente senno, come se non fosse importante. Prima tante proteste perché tornasse dal Genio Civile, che se lo è tenuto un anno e mezzo, e accuse contro l’Amministrazione che non sollecitava abbastanza. Ora è arrivato da marzo dell’anno scorso e nessuno ne chiede il prelievo e non c’è modo di chiederlo. Corriamo il rischio che i vincoli agli espropri decadano. Tutta la città è veramente a rischio. Il comportamento dell’opposizione è assolutamente senza responsabilità; l’obiettivo è quello di fare del PRG una battaglia politica contro Orlando. In realtà la battaglia non è politica ma è contro gli interessi della città.” Abbiamo chiesto a Barbara Evola, Consigliera Sinistra Comune del Comune di Palermo, quale sia l’importanza del nuovo PRG per la città di Palermo e perché non venga approvato. “Il piano regolatore della città – ci ha dichiarato Barbara Evola – è un atto fondamentale perché disegna lo sviluppo di una città partendo dal presente ma guardando in prospettiva al futuro. Avremmo voluto discutere in questa consiliatura il nuovo PRG che più volte era stato evocato in aula da alcune opposizioni che paventavano operazioni illecite a favore di interessi poco trasparenti. Quando il piano è arrivato e si sarebbe potuto fare chiarezza su tutti gli elementi presenti nel piano, le stesse opposizioni hanno preferito evitare il confronto politico e soprattutto il disvelamento delle tante fesserie raccontate su un Piano che ancora non si conosceva. Il punto centrale del PRG è la mobilità, con l’introduzione del tram in collegamento con altre opere, in corso di realizzazione: l’anello ferroviario e l’ampiamento della metropolitana. Quando tutto sarà messo a sistema si opererà una rivoluzione sul piano degli stili di vita, a partire dalla relazione tra le diverse parti del territorio. Il nuovo Piano è a consumo di suolo zero, in una città sfregiata dal sacco di Palermo e che ancora può puntare sulla riqualificazione e il recupero di vaste aree del centro storico. Chi non vuole discutere e approvare il Piano può anche avere idee di sviluppo diverse o vuole frenare un progetto politico di sviluppo e continuare ad alimentare falsità agitando i vecchi fantasmi della speculazione edilizia e di affari illeciti. Ma l’opposizione si fa in aula discutendo, non rinviando ogni confronto sugli atti.”