di Liborio Martorana 14/03/2022

Poche domande all’assessore Giusto Catania sullo stato generale della politica locale e del comune di Palermo

1°) Assessore Catania , ieri la sinistra da lei e da altri rappresentata si è riunita a Villa Filippina: è stato un incontro elettorale nel senso del cercare voti per le prossime amministrative, oppure è stato un incontro tra un po’ di amici per darsi una contata e vedere fin dove arriva il numero degli aficionados, o forse volevate spiegare a quel pezzo di sinistra un po’ dell’inghippo che ha causato il diniego di Franco Miceli alla coalizione?

L’incontro di sabato pomeriggio è stato funzionale a evidenziare la crescita del progetto di Sinistra Civica ecologista e ha dato il segno del nostro metodo di partecipazione. È stata una bella assemblea che ha evidenziato la qualità delle nostre proposte e l’impianto delle nostre scelte politiche. Le nostre decisioni, come quella di chiudere sulla candidatura di Franco Miceli, vengono prese in luoghi aperti e collegiali. L’assemblea ha reso palese ed esplicito questo metodo.

2°)Entrando nel merito della questione Miceli, secondo lei cosa lo ha fatto desistere dall’accettare la candidatura a sindaco per guidare la quinta città d’Italia? E secondo lei ci possono essere margini di ripensamento da parte dell’interessato? Credo che Franco Miceli abbia posto correttamente delle questioni politiche. Palermo deve avere un progetto di governo, non può essere merce di scambio. Le parole di Franco Miceli chiamano alla responsabilità, contemporaneamente, le forze politiche e la società civile della città di Palermo. Il futuro della nostra città non può essere pregiudicato da schemi precostituiti a Roma né da logiche di scambio con gli assetti regionali.

3°) Mettiamo da parte la questione Miceli e parliamo della città e dei suoi bisogni: voi vi candidate alla guida di Palermo, vi sentite in grado di portare avanti l’amministrazione di questa città anche facendo qualche errore ed assumendovene la responsabilità? Noi abbiamo governato la città e ci assumiamo la nostra responsabilità. La sinistra ha espresso un assessore su undici componenti della giunta. Sulle deleghe di mia competenza abbiamo fatto tante cose importanti, soprattutto in tema di mobilità e tutela dell’ambiente: aree pedonali, piste ciclabili, abbiamo definito il piano regolatore e il progetto del tram… abbiamo dato una svolta a questa città. La città sconta ritardi storici e serve tempo per recuperarli. C’è ancora tanto da fare. Noi sappiamo dove mettere le mani per risolvere i problemi, perché li conosciamo. Diffido molto da quelli che pensano che i problemi della città si risolvano con un colpo di bacchetta magica.

4°) Palermo è una città che soffre certi mali atavici come se facessero parte del proprio DNA, non pensa che bisognerebbe cominciare a mettere movimento forme educative che inizino a portare la gente verso un maggiore rispetto nei confronti del posto dove vive? Le azioni pedagogiche ed educative sono fondamentali. Barbara Evola da assessore alla scuola aveva avviato un importante processo sulla città educativa. Purtroppo, anche a causa della pandemia, alcune attività si sono perse per strada. La città deve educare sé stessa. Io mi occupo di mobilità e sono soprattutto un educatore: sulla mobilità abbiamo fatto tantissimo in termini di pianificazione e di progettazione. Il salto di qualità sarà fatto quando ci sarà una coscienza diffusa sulla necessità di muoversi diversamente in città.

5°) Le aziende partecipate tipo Amat, Rap, e Amap per citare le più importanti, essendo in dissesto finanziario, come pensate di poterle risollevare da questa sorta di empasse? È fondamentale che l’insieme dei servizi locali rimanga interamente in mano pubblica. Chi vuole la privatizzazione delle aziende partecipate intende favorire la speculazione, a danno dei lavoratori e della qualità dei servizi. Tuttavia, in questo momento i servizi offerti dalle nostre aziende partecipate hanno necessità di diventare più efficienti. In alcuni casi il servizio lascia a desiderare. Per questa ragione proponiamo di istituire una azienda speciale pubblica, nella forma della multi-utility, che svolga i servizi pubblici svolti dalle aziende, oltre che la manutenzione stradale e la gestione dei cimiteri.

6°) Secondo lei il rilancio delle nostre scuole potrebbe passare attraverso nuove forme di edilizia scolastica per troppo tempo dimenticata? Sul tempo pieno? Ed in generale su una riforma al passo coi tempi? La scuola è il cardine della nostra società e della nostra democrazia. Lo dico da uomo di scuola. Faccio il dirigente scolastico e sono orgoglioso del mio lavoro in un quartiere difficile come il Cep di Palermo. Serve un investimento pubblico dello Stato e della Regione sull’edilizia scolastica. I comuni non hanno sufficienti risorse per risolvere i problemi della scuola. Le istituzioni scolastiche fanno moltissimo per aiutare i territori a crescere culturalmente e socialmente ma spesso le scuole si sentono sole perché nel Paese manca un’idea di scuola. Abbiamo assistito ad un dibattito folle sulla scuola in tempo di pandemia, invece doveva essere l’occasione per dare una rinnovata missione alla centralità della scuola in Italia. Un’occasione sprecata.

7°) Questione Tram. Quando, sempre secondo lei, si potrà avere una citta come Palermo con una viabilità a livello delle grandi metropoli europee? A Palermo, in questo momento, abbiamo un miliardo di euro di finanziamenti per migliorare il trasporto pubblico di massa: tram, anello ferroviario, parcheggi di interscambio, acquisto autobus elettrici. Purtroppo sterili diatribe politiche hanno rallentato l’avvio della procedura di gara delle nuove tre line di tram. Il processo di Palermo sulla mobilità è irreversibile. Questa città ha avviato con grande ritardo il processo di miglioramento del trasporto pubblico. Nelle città europee ed italiane si facevano reti tramviarie e metropolitane, a Palermo speculazione edilizia. Abbiamo una grande occasione: ci sono soldi, progetti e pareri positivi di enti terzi… bloccare questo processo sarebbe criminale. Per questa ragione bisogna impedire che vadano al governo quelli che sono nemici della città.​

8°) E’ molto facile amministrare una citta quando ci sono soldi a disposizione, il comune in che stato si trova? Ci possono essere fasi di miglioramento con una equa spartizione del pagamento delle tasse comunali? Come si intende perseguire gli evasori totali e quelli parziali? La città vive una situazione difficile e la pandemia ha peggiorato al situazione. Quando oltre la metà dei cittadini non paga le tasse è difficile, se non impossibile, garantire servizi efficienti. Avere affidato il servizio di riscossione all’Agenzia delle Entrate potrà migliorare il recupero dell’evasione ma serve uno sforzo culturale e un impegno dello Stato per rafforzare i servizi

9°) Lei nella riunione che avete organizzato a Villa Filippina, ha parlato del fenomeno transfughi, come si può ovviare a questa prassi che imbarbarisce la politica in generale? Il trasformismo è una brutta malattia della politica. Noi ci presentiamo agli elettori con la coerenza delle nostre idee e della nostra collocazione. In cinque anni il nostro gruppo consiliare è l’unico che non ha cambiato nome, né composizione degli eletti. Una coerenza che rivendichiamo con gli elettori: abbiamo mantenuto l’impegno assunto in campagna elettorale. Forti questa coerenza chiediamo a tutti i soggetti politici di fare liste affidabili. In nome di un finto civismo si sono garantite rendite di posizioni e pratiche trasformistiche. Serve la Politica, con la P maiuscola. La Politica delle idee e degli ideali. Quelli che può garantire chi ancora orgogliosamente non rinnega i valori e le pratiche della sinistra.

10°) Alle prossime elezioni, vista la frammentazione del centrodestra, chi le vincerà sarà per meriti propri o per demeriti degli avversari? Bisogna approfittare dei demeriti degli avversari per esaltare i propri meriti. La frammentazione a destra può essere un vantaggio per chi ha scelto l’unità di una coalizione credibile, senza sbracamenti a destra, indefinibili campi larghi o ambigue coalizioni con dentro tutto e il contrario di tutto.

11°) Lei oltre ad essere assessore è anche preside di una scuola… e quindi conoscitore della storia, mi può dire i ruoli ricoperti nell’Inter di H. Herrera dal calciatore Jair da Costa?

Domanda facile: sono notoriamente interista. Sarti, Burgnich, Facchetti… era la formazione di mio padre. Il poeta Fernando Acitelli parlava della solitudine dell’ala destra.

8°) E’ molto facile amministrare

attività si sono perse per strada. La città deve educare sé stessa. Io mi occupo di mobilità e sono soprattutto un educatore: sulla mobilità abbiamo fatto tantissimo in termini di pianificazione e di progettazione. Il salto di qualità sarà fatto quando ci sarà una coscienza diffusa sulla necessità di muoversi diversamente in città. 5°) Le aziende partecipate tipo Amat, Rap, e Amap per citare le più importanti, essendo in dissesto finanziario, come pensate di poterle risollevare da questa sorta di empasse? È fondamentale che l’insieme dei servizi locali rimanga interamente in mano pubblica. Chi vuole la privatizzazione delle aziende partecipate intende favorire la speculazione, a danno dei lavoratori e della qualità dei servizi. Tuttavia, in questo momento i servizi offerti dalle nostre aziende partecipate hanno necessità di diventare più efficienti. In alcuni casi il servizio lascia a desiderare. Per questa ragione proponiamo di istituire una azienda speciale pubblica, nella forma della multi-utility, che svolga i servizi pubblici svolti dalle aziende, oltre che la manutenzione stradale e la gestione dei cimiteri. 6°) Secondo lei il rilancio delle nostre scuole potrebbe passare attraverso nuove forme di edilizia scolastica per troppo tempo dimenticata? Sul tempo pieno? Ed in generale su una riforma al passo coi tempi? La scuola è il cardine della nostra società e della nostra democrazia. Lo dico da uomo di scuola. Faccio il dirigente scolastico e sono orgoglioso del mio lavoro in un quartiere difficile come il Cep di Palermo. Serve un investimento pubblico dello Stato e della Regione sull’edilizia scolastica. I comuni non hanno sufficienti risorse per risolvere i problemi della scuola. Le istituzioni scolastiche fanno moltissimo per aiutare i territori a crescere culturalmente e socialmente ma spesso le scuole si sentono sole perché nel Paese manca un’idea di scuola. Abbiamo assistito ad un dibattito folle sulla scuola in tempo di pandemia, invece doveva essere l’occasione per dare una rinnovata missione alla centralità della scuola in Italia. Un’occasione sprecata. 7°) Questione Tram. Quando, sempre secondo lei, si potrà avere una citta come Palermo con una viabilità a livello delle grandi metropoli europee? A Palermo, in questo momento, abbiamo un miliardo di euro di finanziamenti per migliorare il trasporto pubblico di massa: tram, anello ferroviario, parcheggi di interscambio, acquisto autobus elettrici. Purtroppo sterili diatribe politiche hanno rallentato l’avvio della procedura di gara delle nuove tre line di tram. Il processo di Palermo sulla mobilità è irreversibile. Questa città ha avviato con grande ritardo il processo di miglioramento del trasporto pubblico. Nelle città europee ed italiane si facevano reti tramviarie e metropolitane, a Palermo speculazione edilizia. Abbiamo una grande occasione: ci sono soldi, progetti e pareri positivi di enti terzi… bloccare questo processo sarebbe criminale. Per questa ragione bisogna impedire che vadano al governo quelli che sono nemici della città.​