Luca Traini è il colpevole del raid razzista che sabato mattina ha scatenato il panico a Macerata. È stato preso dai carabinieri in piazza della Vittoria, davanti al Monumento ai Caduti, avvolto in una bandiera tricolore. Inutile commentare il folle gesto, che ha portato al ferimento di sei giovani africani.

Si tratta di ragazzi, cinque uomini, e una donna di età compresa tra i venti e i 32 anni.

Si chiama Jennifer Otiotio, la 25enne nigeriana, che al momento della sparatoria si trovava con il fidanzato alla fermata del pullman proprio alla stazione e avevano già comprato il biglietto per andare a Civitanova. La ragazza è ora ricoverata nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Macerata. La giovane donna è stata colpita sotto la spalla sinistra e attende l’intervento che sarà effettuato mercoledì per ridurre appunto la frattura.

Gideon Azeke anche lui 25enne nigeriano è stato invece ferito ad una gamba mentre si trovava davanti ad una pasticceria in via Cairoli. Fortunatamente le sue condizioni non erano gravi, tanto che su sua scelta è stato dimesso prima dall’ospedale, dove è dovuto tornare stamattina per una “prevedibile” infezione alla ferita. Resterà adesso per lui il problema dell’irregolarità della sua presenza in Italia.

Viene dal Mali e ha 28 anni Mahmadou Touré, che è stato ricoverato in rianimazione a causa di una ferita penetrante alla base dell’emitorace di destra. In questo momento le sue condizioni di salute sono stabili e presto sarà sciolta la prognosi.

Il più giovane dei feriti si chiama Wilson Kofi, ha vent’anni e viene dal Ghana. Lui è stato ferito al torace ed è ricoverato in Chirurgia e la prognosi è stata sciolta oggi.

L’altro ferito è il 32enne nigeriano Festus Omagbon, che è stato ferito al braccio sinistro e che è stato subito trasferito al nosocomio di Ancona presso il reparto di Chirurgia vascolare. Tra loro c’è anche il 23enne del Gambia, Omar Fadera, che è stato ferito di striscio e dimesso sabato stesso.

Serena Marotta