E’ stato pubblicato il quinto volume della Saga L’Impero d’Acciaio dell’autore Claudio Bolle. Un romanzo “Il tempio sull’Oceano” fuori dagli schemi, in cui Storia e fantasia s’intrecciano al punto che il lettore spesso non riuscirà a distinguerle.

Tra le molte avventure, due punti di svolta: la scoperta di manufatti sicuramente non terrestri e l’incontro col personaggio storico che più di ogni altro ha influenzato la storia dell’umanità.

A due anni dall’arrivo dei nostri quatto contemporanei la Saga mantiene il filo di avventure trasgressive che la caratterizza, ma continua in una cornice storica sempre più distorta, in un mondo radicalmente cambiato.

Grazie alle armi e alle navi da loro progettate, forte della sua ormai indiscussa superiorità militare, Roma ha ripreso a espandersi, ma in modo per quanto possibile etico, mentre si dota di leggi sempre più illuminate, grazie alle quali l’Impero gode di una prosperità e di una serenità senza uguali.

Il commento dell’autore

In questo romanzo, come nel precedente, spesso i consueti protagonisti lasciano il posto ad altri, impegnati in giro per il mondo.

E come i precedenti fonde realtà storica e fantasia, con in più una forte vena fantascientifica, che va oltre la consueta distorsione. Non distopia, termine negativo, è l’arduo cammino verso l’utopia.

Ancora fonde realtà storica e fantasia nell’incontro che avviene in Palestina, dove i nostri dovranno affrontare nuove avventure, nuove prove, ma ne usciranno migliori e rafforzati, in particolare dopo un lungo incontro, che li vedrà filosofeggiare, per capire se il loro disegno incontrerà ostacoli diversi da quelli fin lì affrontati.

Credo che questo sia stato il più impegnativo dei sei capitoli che compongono la Saga, per la delicatezza degli argomenti trattati. Ho svolto un accurato lavoro di documentazione e naturalmente ho impresso la mia linea di pensiero, che so condivisa da molti, ma che potrebbe risultare invisa ad altri. Tuttavia l’ho fatto con molto rispetto, che ritengo fondamentale, e mi auguro di essere riuscito a trasmetterlo.

E in fondo è un romanzo di fantasia, spero divertente, ma che offre qualche spunto di riflessione, per chi lo desidera.