La cosa che verrebbe da dire sin da subito è una domanda al quanto scontata, “ma cosa cavolo se ne fanno di queste armi da guerra?” Ed è in questa domanda che si cela il significato di questa storia. Dopo una indagine durata un anno la procura di Torino assieme a quella di Milano,Pavia, Novara, Vasere e Forlì, ha spiccato dei mandati di cattura nei confronti di tre persone, due italiani ed uno svizzero. L’accusa è quella di detenzione di armi da guerra. Nel sequestro di armi vi erano dei fucili d’assalto automatici  ed un missile funzionante che a quanto pare sarebbe in uso alle forze armate del Qatar. A quanto pare il missile di fabbricazione francese non è attivo ma qualche esperto potrebbe facilmente armarlo. Questa indagine parte da alcuni segnali captati lo scorso anno nei discorsi di alcuni elementi vicini ad ambienti dell’estrema destra che avevano combattuto in Ucraina e che tentavano la vendita del missile. Tra gli arrestati c’è un ex ispettore antifrode delle dogane, Fabio Del Bergiolo candidato nel 2001 al senato nelle file di Forza Nuova nel collegio di Gallarate. Gli altri due arrestati sono: Alessandro Michele Aloise Monti, cittadino svizzero 42 anni e Fabio Amalio Bernardi 51 anni. Fermati per il delitto di detenzione e tentata vendita del missile. Al momento non si sa null’altro a riguardo , ma appare ovvio che la matrice di un traffico di armi vada a ricadere su elementi vicini all’ultra destra, e appare scontato il fatto che costoro non abbiano le coscienze a posto. Se una persona entra in possesso di questo materiale se non riesce a venderlo cosa ne fa? Una domanda che lascia perplessi. In tutto ciò ancora non c’è stata alcuna dichiarazione da parte del ministro dell’interno Matteo Salvini, probabilmente avrà altro da fare oppure non è questo argomento interessante che possa portare voti e visibilità.

Liborio Martorana

(fonte immagine: web)