di Liborio Martorana 04/12/2021

Da tempo si aspettava una azione di unità

La sinistra palermitana che sta al di fuori del PD cerca di ricompattarsi in vista delle prossime elezioni cercando di fare fronte unito per potere dire la propria non solo alle comunali  ma anche alle regionali che ci saranno l’anno prossimo. E’ stata una scelta dovuta al fatto che con molta probabilità il pericolo di avanzamento di una destra per niente  illuminata possa mettere le mani sulla città e sulla regione. Si sono incontrati ieri pomeriggio nella sala interna di Villa Filippina e malgrado il maltempo la presenza degli interessati è stata abbastanza numerosa. Sono state diverse le sigle che si sono incontrate per dare vita ad una lista comune che raccolga tutti i voti e tutte le anime  che la sinistra locale può esprimere. L’incontro promosso da: Sinistra Comune, Rifondazione Comunista, Sinistra delle idee, Rete dei Democratici e Socialisti, Articolo 1, Possibile, sta cercando di portare avanti un discorso di aggregazione che possa avere dei tangibili risultati elettorali proprio con la formazione di una lista comune che possa contrastare l’avanzata delle destre e cercare di dare positività alla città. Non era più possibile che a sei mesi dalle elezioni comunali ancora non si fosse pensato a fare uno schieramento comune  piuttosto che andare sparpagliati incontro ad elezioni che nel bene e nel male dovranno dare una svolta al sonno di una città che cerca in tutti i modi di svegliarsi dal torpore che da troppo tempo la affligge. Non sappiamo ancora come verrà fatta questa lista, chi saranno i candidati a sindaco ed i candidati consiglieri, se si dovrà passare dalle primarie o si sceglieranno a tavolino i nomi che concorreranno alla guida della sesta città d’Italia. C’è di certo che i problemi da risolvere sono tanti e sono tutti di grossa importanza, a partire dalla gestione  dei rifiuti, alla viabilità, dal trasporto urbano alla manutenzione di strade ed immobili comunali e dulcis in fundo la tegola del bilancio e l’atavico problema della mancanza di fondi nelle casse comunali. Ci sarà da riprendere in mano il punto della linea A del tram, cassata nei giorni scorsi da una finta  opposizione ove non si capisce bene quali sono stati i reali motivi della bocciatura di questa opera che potrebbe essere di vitale importanza per la città, una finta opposizione che scappa di fronte alle responsabilità adducendo scuse da asilo scolastico infantile. A questo punto era chiaro che una unione delle sigle di sinistra che stanno al di fuori del PD cerchi un modo per fare fronte alla gestione di queste problematiche cercando nella unione una parola d’ordine che dia  soprattutto certezze alla città, mentre era  da tempo che da più parti si invocava una unione delle sigle di sinistra soprattutto da parte di quel popolo progressista che da troppo tempo era orfano di questa unione.  Noi non sappiamo se e quanto durerà questa unione, ma se si parte con il piede giusto statene certi che la strada per raggiungere buoni risultati elettorali sarà abbastanza agevole. Se invece si tornerà a dividersi come è sempre fatto, allora stiamone certi, non avremo speranze di cambiare e ci toccherà boccheggiare a pelo d’acqua cercando di non affogare  per salvarci da morte certa. La riunione di ieri pomeriggio vista l’affluenza fa ben sperare nella formazione di questo fronte unito, quindi bisognerà andare avanti mettendo in evidenza le proprie idee cercando di fare sintesi per riprendersi quella idea di società progressista e moderna  che da tanto tempo manca.  Il ricompattare la sinistra palermitana è una necessità piuttosto che un giochetto da risiko per affermare chi tra loro è più forte nel gioco della visibilità a tutti i costi.

(fonte immagine: web)