Recensione di di Rosa Anna Argento !8/5/2023

Conobbi Ornella Mallo la sera di una interessante presentazione del magnifico romanzo dello scrittore Giankarim De Caro “ Agatina senza pensieri ”. Ricordo che si avvicinò col suo sorriso aperto e sincero e ci parlammo come vecchie amiche. Per quel senso di sorellanza che, a volte, si palesa nella conversazione tra donne consapevoli di quella reciproca intesa. Poi ci siamo riviste e incontrandoci abbiamo subito parlato di quella passione per l’arte e la poesia che ci accomuna, le nostre esperienze personali e la ricerca che ci conduce verso la poesia come espressione intima e manifestazione di un sentimento dell’anima. Ho letto le liriche di Ornella Mallo e subito mi hanno suscitato emozioni come immagini cromatiche, opere pittoriche dalle forti vibrazioni fissate nella mente. Così penso a William Blake e alla sua considerazione che la poesia, come le altre arti, sia una facoltà che il poeta riceve da Dio per comprendere l’essenza delle cose.

Oltre : Oltre i sorrisi;

le lacrime;

le parole azzurre;

i silenzi neri

i vuoti un tempo pieni;

i pieni che celano i vuoti;

le assenze apparenti;

le apparenze assenti;

gli steccati;

il bene e il male;

i vizi privati;

le pubbliche virtù;

il vano luccichio di specchi rotti;

i muri di gomma;

le guerre;

le vie ad sidera;

i cosmi infiniti.

Oltre.

Ci sei Tu che mi abbracci?

O la sabbia in cui mi sparpaglio

,​oltrel’aria,

oltre…

E cosa, oltre la sabbia,

oltre…

“Scriverti” ha il pregio di essere una lente che ora ridimensiona, ora ingigantisce, ora deforma, ma sempre trova le parole permeanti il suono dell’anima di chi legge e attraversa così il nostro sentire e si trasforma come bruco in variopinta e leggera farfalla. Non saprei scegliere tra le sue liriche una che mi comunica più delle altre, perché l’Autrice non è una, ma tante anime, come un prisma che, se lo ruoti, cattura numerose immagini, tutte vere, tutte sue: un disvelamento che rende la lettura non un viaggio, ma mille viaggi. Penso che sono voci della natura quelle che ascoltiamo, in una comunione di senso, in una trasmutazione d’intenti. Una natura un po’ inerme, un po’ complice ma sempre disponibile a donare i suoi sensi e a farsi gemma di preziose verità. “Scriverti” ha il pregio di essere un varco non solo per le liriche dell’autrice ma anche per le preziose citazioni di grandi scrittori e poeti. Come un atleta raccoglie il testimone e tiene stretto quel trofeo che è passaggio di emozioni con cui misurarsi e da cui partire per giungere anzi raggiungere l’anima; la sua, dell’Autrice; la nostra, che incredibilmente l’assorbe come arida spugna o, come suggeriscono i versi di Emily Dickinson “…del quale tu sei la meta-”. Come dimostra anche la bellissima lirica “ Bisogno di te

Mi hai vista:

disciolta nell’aria:

invisibile

perfino a me stessa

mi trapassavano i raggi del sole.

E mi prese per mano il bisogno di te.

Ma “ Bisogno di te ” è anche la ricerca del sé, e il primo passo da fare è proprio sentire il bisogno di cercarsi e l’Autrice lo esprime questo bisogno con tutta sé stessa:

“Cerco il mio volto.

Lo ritrovo scavato

sulla superficie di un sasso. […]

Cerco il tuo volto,

Lo ritrovo nel mio,

dissolto nella battigia.[…]”

Una silloge, questa di Ornella Mallo, che a me sembra un dono, un dono per tutti noi in quanto ci conduce per mano alla ricerca del nostro sé, non solo del suo, quasi a farci comprendere che c’è un altro luogo in cui incontrarci!