“Immagini on” è la rubrica di fotografia fatta dai lettori di “Radio Off”. Viene aggiornata ogni settimana grazie alla collaborazione dei fotografi professionisti e non. Oggi la rubrica è dedicata agli scatti di Michele levantino.

Ecco una sua biografia e le sue foto:

Il mio nome è Michele Levantino e sono nato 52 anni fa nella splendida e solare città di Palermo, dalla quale attingo linfa inesauribile per alimentare la mia passione fotografica. Fin dalla prima adolescenza fui attratto dalla fotografia. Dapprima come semplice osservatore, in quanto mio nonno, che era un’amante della fotografia, usava conservare i suoi scatti dentro alcune scatole di cartone di cui  io ne ero affascinato. Trascorrevo interi pomeriggi passando in rassegna quelle centinaia di foto che immortalavano un mondo per me incantato. Credo sia stato proprio in quel periodo che mi cominciai ad innamorare della fotografia anzi, a dire il vero, di quello che essa rappresentava, mi innamorai di quell’attimo che la fotografia magicamente come in una fiaba riusciva a far vivere per sempre.

Ammirare le foto di mio nonno, fu la mia prima scuola, imparai ad osservare le fotografie non più con sguardo superficiale, ma con un occhio che cercava di scrutare all’interno dello scatto cercando ogni minimo particolare per vivere a pieno quel momento.

Ho iniziato ad usare una macchina fotografica a pellicola, molti anni dopo quasi per gioco. Le mie prime foto, rigorosamente su pellicola, fatte un po’ a casaccio, furono per me una grande delusione, niente a che fare con quello che i miei occhi avevano visto all’interno di quelle scatole magiche di mio nonno. Fu tanta la delusione che abbandonai l’idea di fare foto per un bel po’. Passarono degli anni ma sentivo che dentro di me la voglia di riprovare si faceva sempre più forte, allora cominciai a documentarmi a leggere le opere di grandi fotografi, a cercare lo spunto che mi facesse ripartire, fu proprio la lettura di  una frase scritta dal grande Henri Cartier Bresson che mi diede quello che io cercavo. Bresson diceva che le foto si fanno “allineando testa, occhi e cuore”. Mi resi conto che il segreto della fotografia sta proprio in queste tre semplici parole: testa, occhi, cuore.

Ho comprato una reflex, questa volta digitale, ho frequentato qualche corso di fotografia per le nozioni di tecnica di base, poi mi sono lasciato trascinare dal cuore, senza naturalmente tralasciare testa e occhi. Io ho vissuto in pieno la fine del secondo millennio e quindi il passaggio dalla fotografia analogica a quella digitale e sento di poter affermare senza ombra di dubbio che sono due mondi affascinanti ed in egual misura interessanti e non privi di difficoltà. La fotografia è una grande passione che mi accompagna ovunque, a casa, a lavoro e nei miei viaggi. La cosa che amo di più è andare in giro per le città e cogliere quei momenti di vita giornaliera che spesso passano inosservati ma che descrivono benissimo quanto sia fantastico e sempre diverso il quotidiano.

Con le mie fotografie cerco di trasmettere l’emozione che provo al momento del clic, l’essenza della vita attraverso la bellezza, la potenza e la semplicità dei colori, che tramite la luce esprimono tutta la loro energia vitale, anche in semplici situazioni di vita quotidiana.

Ogni singola fotografia è un piccolo o grande racconto che racchiude in sé una storia di vita, che cerco di rappresentare attraverso la mia passione fotografica.

 

 

 

 

Rubrica a cura di Serena Marotta