Di Clotilde Alizzi

Ripenso al viaggio in America, sarà stato un anno ormai. Erano anni che non ci andavo. Almeno dieci anni. E adesso mi trovavo al Sud.  Attribuivo alla latitudine i vari cambiamenti che andavo percependo. Non feci mente locale tuttavia ad una cosa davvero inquietante in cui mi imbattei. Mi trovavo a New Orleans. Mi avevano raccontato di una città inquietante per certi versi. Io attribuii lì per lì al passato, all’eredità che era rimasta, di questi “neri liberati”, ti affascina la musica, le band per strada, l’allegria e la spensieratezza che vedi per strada.  Mi accorsi della loro povertà, della città disordinata del quartiere francese. Troppo folklore. Poi tutti quegli individui per strada, come morti. Addormentati? Ubriachi? Drogati? Pensi ancora alle droghe classiche, mentre spingi impaurita per svicolare in fretta verso l’albergo e il quartiere finanziario. Elegante, da boom americano. Ma… tutti neri, tutti sfatti, molti adagiati in un coma come sonno o morte.

Cerchi in quel quartiere “bene” delle rivendite di cibo. Inesistenti. Qualche isolato più in là, superato l’incrocio con una grande via, inoltrandosi nel quartiere francese un market enorme, ma interamente svuotato. Sembra un market da giorni dell’emergenza: scaffali vuoti, molti solo gli snack come patatine e consimili da cocktail. Detergenti e profumi sotto chiave. Pochissimi articoli tutti inutili per la nostra esigenza di frutta, biscotti, thè in bustine. Perché?

Perché questo panorama da città in saldo? Da città in stato d’assedio?

Non ho capito questa fetta d’America. L’ho codificata come folklore, cultura creola, il blues…

Ma qualcosa ti storce lo stomaco, ti aggroviglia le budella.

Questa non è l’America di NY, così ordinata, efficiente, pulitissima, che ti si offre come una escort tirata a lucido.

Questo è il sud, il Mississipì, dove i Neri erano poveri e continuano ad esserlo.

Poi. Molto poi. Dopo un anno lessi davvero la pagina di questa America sdraiata per terra e dei negozi in stato di assedio. Comprendi che è in atto una vera deriva di questo continente che aspira a capofila del mondo. La deriva si chiama droga e non è la droga che brucia le vene, quelle delle classi abbienti. Non è l’eroina, né la cocaina e neppure il crak. Questa droga si chiama Fentanyl e sta bruciando un’ intera generazione. Un farmaco che da una tale dipendenza e un effetto così devastante per il cervello da sdraiare una intera Nazione.

Si reperisce facilmente e a costi stracciati perché cammina su binari illegali e tagliato con altre sostanze, da dare effetti mortali. E’ chiamato fake Fentanyl perché è un prodotto di sintesi tagliato con altre sostanze: talvolta un calmante per cavalli che ha effetti così mortali da dare la morte. Su cui nessun antitodo ha efficacia. Il Narcan non li strappa alla morte. La depressione respiratoria provocata dal Fentanyl è pericolosissima. Più di altre droghe conosciute. Dà un effetto narcotizzante così potente da far sembrare morti, in realtà è un sonno profondo dal quale è difficile risvegliarsi. Ecco come una intera generazione sta morendo in America. Le piazze di spaccio sono Kensington Avenue a Philadelfia, ove in molti si affollano vivendo per strada e per la loro dose, perdendo tutto. I c.d. zombi. Gli agenti sono quasi inesistenti. Il quartiere è in mano a loro, gli zombi. E’ una piazza di spaccio a cielo aperto e a nulla valgono le azioni di recupero delle associazioni di volontariato. Che si spendono intervenendo sulle sospette overdosi, fornendo un minimo di cibo, contatti con le famiglie d’origine che li cercano.

Il fenomeno è presente anche a S. Francisco. Identica storia. Interi isolati chiudono le loro attività commerciali perché svuotati dai continui furti, gli “zombi”  vivono per strada,  innalzano le loro tende per la notte, aspettando la prossima dose. Rubano di tutto e anche fra loro a vicenda,

I parenti li cercano implorandoli di recuperarsi, di tornare da loro.

Ma cosa c’entra la guerra?

Il Fentanyl, le molecole base, vengono prodotte in Cina, ove migliaia di laboratori le producono legalmente e con una grande facilità si possono acquistare e veicolare ovunque si voglia.

Le vie della droga passano dall’Europa, ove il fenomeno è ancora contenuto. Si parla di 163 morti in Europa per Fentanyl per l’anno 2023, di cui la metà avvenuta in Germania. Arriva in America ai cartelli della droga, che posseggono i laboratori per assemblare le molecole, e qui viene tagliata con altre sostanze. Un po’ di tutto. Dentro c’è eroina, crack, e il calmante per cavalli, seminando dipendenza e morte.

Ecco come la droga si trasforma nella “guerra  con la droga”. Il governo Americano preso atto di quanto sta avvenendo sta adottando misure come il controllo di quanto arriva in America, sui pacchi che contengono i precursori di sintesi che conducono al confezionamento del fake Fentanyl che prende poi le vie dello spaccio a cielo aperto e senza controllo da parte dell’ordine pubblico. Una droga a basso costo, a 5 dollari a dose, con una durata di poche ore, per poi rifornirsi ancora. Una droga  che sta mettendo in ginocchio l’intera nazione, decimando i giovani.

Fotografia di Clotilde Alizzi