Libera associazioni, nomi e numeri contro le mafie” presenzierà, giovedì 16 giugno, alla mietitura del grano duro rimasto indenne dopo gli incendi dolosi che nei giorni scorsi hanno quasi interamente distrutto i campi di contrada Sarbucia-Formosa nel territorio di Trapani, sequestrati dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione. I terreni fanno parte di un esteso patrimonio che l’autorità giudiziaria ha sottoposto a sequestro a Vito Marino nel luglio del 2015.

Marino è attualmente ricercato per la condanna all’ergastolo, pronunciata dalla Corte di Assise di Appello di Milano a proposito del triplice omicidio della famiglia Cottarelli –  del presunto faccendiere Angelo, della moglie Marzenne e del figlio Luca appena di 17 anni –  compiuto a Brescia nel 2006. Una strage, che si inserisce all’interno di un contesto malavitoso.

Marino era a capo di una holding che ha inghiottito, facendoli sparire, circa 50 milioni di contributi e finanziamenti pubblici, destinati agli investimenti in agricoltura. Per questa indagine, ha subito, da parte del Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani, il sequestro di ogni sua proprietà, comprendente anche la Sarbucella srl, società che gestisce circa duecento ettari di terreno, coltivati a vigneto, oliveto e seminativo.

È  all’indomani della sentenza di condanna, che è arrivata quella che gli investigatori leggono come una vendetta, ossia l’incendio dei terreni appartenuti a Vito Marino. Dopo il sequestro, gli amministratori giudiziari hanno provveduto a dare continuità alle attività produttive, accingendosi alla raccolta delle colture di grano e fava nelle aree a seminativo. I risultati produttivi si prospettavano ottimi, tanto che in alcuni appezzamenti si attendeva di poter raccogliere anche 50 quintali per ettaro di grano. Evidentemente, un esempio di buona gestione che infastidiva chi vuol favorire l’idea che i beni sequestrati e confiscati debbano avere un solo destino: l’abbandono.

downloadTre gli incendi dolosi che da lunedì 6 giugno si sono succeduti, distruggendo le colture di circa 30 ettari. Per questo, in risposta alle logiche criminali e mafiose che esprimono queste vigliacche azioni, Libera associazioni, nomi e numeri contro le mafie ha deciso di organizzare una manifestazione pubblica di condanna e di ferma opposizione, invitando a presenziare più possibili alla mietitura dei campi superstiti, alle 15.30 di giovedì 16 giugno,  in contrada Formosa lungo la strada provinciale 29 (Via Salemi) al chilometro 8,7 circa.

Alla manifestazione hanno dato la loro adesione: il Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, dr. Piero Grillo; sua Eccellenza il Prefetto di Trapani, dr. Leopoldo Falco;  le cooperative “Pio La Torre – Libera Terra” Soc. Coop. Sociale, “Placido Rizzotto – Libera Terra” Soc. Coop. Sociale, il Consorzio “Libera Terra Mediterraneo” Cooperativa Sociale ONLUS. Per ulteriori informazioni, contattare il cell. 328.6474595.