Una notiziola che riguarda la città di Palermo, una notiziola di poco conto, di quella che passa in secondo ma anche in terzo e quarto piano, dove un gruppo di vigili urbani contesta ad un venditore di articoli per la casa, (stoviglie in plastica), la totale mancanza di autorizzazioni fiscali, commerciali e comunali. Tutto normale direbbe il solito turista del nord, ed è il pensiero di chi questa città la vive in modo turistico. Ma è proprio qui che sta il nocciolo della questione: Un venditore abusivo che occupa suolo pubblico all’interno di una rotatoria già da diverso tempo ed i vigili che adesso se ne sono accorti. Che succede?  Si corre  ai  ripari per dare decoro alla città. E fino a qui tutto normale penserebbe il solito turista del nord, ma una cosa che non capisce il turista è che tutta Palermo è combinata in questo modo. Tutte le strade della città comprese quelle che circondano il salotto tanto caro all’amministrazione comunale, subiscono l’assedio di questa corte dei miracoli che tenta di mettere assieme il pranzo con la cena. Dalle nostre parti si dice mettere la pentola, che sta ad indicare procacciarsi quel tanto che basta per mangiare per il giorno corrente mentre per il domani ci si affida alla clemenza  ed alla bontà di Dio. E di sicuro anche il venditore abusivo della rotonda all’incrocio tra la via Perpignano e la via Nina Siciliana giornalmente si affida alla provvidenza di dio per mettere la pentola.  Estate, inverno, sole, pioggia lui da qualche tempo è sempre li con il suo lapino sormontato da un ombrellone da spiaggia, probabilmente anche senza assicurazione e  bollo, a tentare di vendere la propria mercanzia.  Quindi, che l’operato della polizia municipale sia sacrosanto non c’è dubbio, anche perché si muove solo su segnalazione e pressing da parte di qualcuno, fino al punto, come nel fatto in questione, di doversi  accollare un lancio di uova da parte di un nutrito numero di persone occorse in aiuto del abusivo. Ma, non è sacrosanto che passi inosservato l’abusivismo dilagante che vediamo continuamente ad ogni angolo di strada e addirittura davanti ai loro occhi. Ma come può essere possibile si chiederebbe il solito turista del nord che in una città avente spazi come patrimonio dell’Unesco e capitale della cultura, che l’illegalità commerciale proliferi sotto gli occhi di coloro che dovrebbero reprimerla? Ma il turista è turista e certe sottigliezze di una città somigliante ad una suburra magari non le afferra e quindi tra un po’ di street food ed una chiesa intrisa di splendore si porta appresso tanti di quelle immagini che rendono affascinante e nello stesso tempo disperata la nostra città. E intanto la politica se ne frega di questa gente e la usa solo per raccattare voti.

Liborio Martorana

 

(foto fonte web)