di Liborio Martorana 08/05/2024
E’ da un po’ di tempo che assistiamo impotenti allo sterminio dei palestinesi di Gaza, sterminio perpetrato dagli israeliani con la complicità silenziosa dei paesi occidentali. D’altronde sta sotto gli occhi di tutto il mondo quello che il governo israeliano ha messo in atto e se non fosse per una guerra che dura da quasi un secolo, si potrebbe dire che lo sterminio dei palestinesi è conseguenziale all’attacco che Hamas ha portato nei confronti dei coloni israeliani il 12 ottobre del 2023. Sta sotto gli occhi di tutto il mondo ma nessun governo prende posizione a favore di questo popolo che subisce giornalmente morti sotto i bombardamenti con la scusa di estirpare il cancro del terrorismo. Questa scusa che solo i governi occidentali e l’Unione Europea non riescono a vedere come tale, ha causato ad oggi oltre centomila morti. Eppure non sono ciechi, sono solo complici e di tanto in tanto si limitano a qualche mugugno che si spegne all’istante. In tutto ciò bisogna tenere conto del perenne disegno israeliano di impossessarsi dei territori palestinesi e possibilmente di quelli circostanti.
Se il fattore ostaggi è stato scatenante e se Israele avesse veramente voluto liberarli dalle mani di Hamas, la cosa migliore da fare era quella di intavolare sin da subito delle trattative assieme all’Onu e a quelle figure che hanno una visione del mondo meno bellicistica. Invece no, ha preferito iniziare e continuare una guerra mai sopita sperando di liberare gli ostaggi, cosa che non è stato possibile perché se Hamas a detta di Israele è un gruppo di terroristi, sapevano benissimo che sarebbe scoppiata una guerra vinta dal più forte causando la morte di alcuni ostaggi. E Israele non ha tenuto conto neanche del parere dei familiari degli ostaggi, lasciandoli al loro destino e fregandosene di ciò che questi chiedevano, ma continuando nel disegno di annientamento e distruzione de popolo palestinese. Il mondo non può continuare a far finta di niente ed a difendere l’attuale governo israeliano, perché la storia ne terrà conto.
I fautori di questa guerra e i loro seguaci, difendono la loro opera anche con la scusa dell’antisemitismo, scusa utilizzata dalle frange di destra più estreme del popolo israeliano.
Bisogna riflettere anche su un altro fattore: questi figli degli ebrei deportati nei campi di concentramento nazista stanno utilizzando le stesse condizioni che subirono i loro padri e se per quegli ebrei noi provammo pena e pietà, siamo spiacenti ma per questi israeliani assassini e guerrafondai non riusciamo a provare gli stessi sentimenti.
Ora non stiamo qui a cercare chi ha ragione o torto, la vicenda israelo-palestinese è molto più complessa di quanto sembra e dura da troppo tempo, ma affermiamo solamente che la guerra è una brutta bestia e chi la utilizza ne è il suo padrone.
(Fonte immagine: web)